Sembra una storia assurda in un periodo storico come questo, in cui la mancanza di lavoro sembra prevalere sulla quantità di persone disoccupate ma, da Rovigo, arriva una storia in controtendenza.

Gli agricoltori di Rovigo sono, infatti, in grave difficoltà per la mancanza di operai agricoli per la raccolta della frutta: si cercano 300 persone ma non se ne trovano. In particolare le aziende agricole cercano personale per le fasi di raccolta delle pere e mele nel territorio provinciale.

Confagricoltura lancia l'allarme della mancanza di operai

La Confagricoltura lancia l'allarme e dà voce a tutte quelle aziende agricole che si trovano in un momento difficile per questa mancanza.

Gli agricoltori denunciano l'impossibilità di trovare persone disposte ad essere assunte secondo il contratto nazionale di lavoro per la raccolta di pere e mele per le aziende del circondario.

Il Presidente di Confagricoltura Rovigo Stefano Casalini si rivolge alle persone del territorio per proporgli il lavoro: "Prima di reperire personale da fuori provincia gli imprenditori pensano di offrire questa opportunità economica alle persone del territorio". Secondo le parole del Presidente ad aggravare la situazione della manodopera ci sarebbe l'abolizione dei voucher per il pagamento (che erano comodi per pagare ragazzi, studenti e pensionati).

Il fenomeno della scarsità di personale da adibire alla raccolta della frutta era già evidente lo scorso anno ma, oggi, è ancora più forte.

Come raccontano gli stessi agricoltori l'anno scorso il problema era stato arginato chiedendo ad amici o conoscenti ma adesso il fatto si sta aggravando.

La Confagricoltura Rovigo invita gli interessati a rivolgersi alle aziende agricole del territorio in modo diretto e, qualora fossero proposte assunzioni da cooperative di servizio, consiglia di rivolgersi a INPS o Camera di Commercio per accertarsi della serietà delle stesse.

La situazione e il botta e risposta Confagricoltura - CGIL

La Confagricoltura, che ha lanciato l'allarme mancanza personale, ha fatto sapere che la situazione sta migliorando e che sono già state trovate un centinaio di persone pronti a firmare il contratto di assunzione.

Il direttore di Confagricoltura Rovigo Massimo Chiarelli spiega che l'intento della 'denuncia' non era quello di risollevare il problema voucher ma di dare la possibilità di lavorare a persone del territorio.

"Le paghe sono concordate con i sindacati ogni quattro anni quando si sottoscrive il trattamento economico" dice il direttore Chiarelli "per questo sono rimasto colpito dalle parole della CGIL".

Nei giorni scorsi, infatti, il sindacato aveva sottolineato come il problema della mancanza di manodopera non siano i voucher ma il costo orario dei lavoratori. "Vogliamo far capire agli imprenditori agricoli che, anche in agricoltura, è possibile fare un contratto", commenta la CGIL: "il fatto che l'utilizzo dei voucher sia complicato sembra, quindi, una strumentalizzazione: è il come vogliono assumere e il costo dei lavoratori il vero problema".

Nel frattempo, in accordo con l’amministrazione provinciale, è stato reso noto che gli interessati a svolgere questo lavoro, possono rivolgersi ai Centri per l'Impiego di Rovigo (0425/386621), di Adria (0426/903714) e di Badia Polesine (0425/595501): tali uffici sono già disponibili a effettuare una selezione dei candidati da proporre alle aziende. In alternativa le varie disponibilità possono essere presentate presso i vari uffici locali di Confagricoltura Rovigo che provvederanno poi a redistribuirle alle aziende del territorio.