In tema Pensioni ha fatto discutere, non poco, nelle ultime ore, il fatto che il taglio alle cosiddette 'pensioni d'oro', annunciato dal vice premier Luigi Di Maio, lo scorso mese di giugno, sia finito un po' nel dimenticatoio. Gli italiani si attendevano, infatti, un provvedimento legislativo ratificato in tempi rapidi: invece, ancora oggi, in prossimità della pausa estiva, la questione sembrava essere avvolta nel mistero, sia sulle tempistiche che sulle modalità relative ai tagli delle pensioni con importo superiore ai 4000 euro. A questo proposito, è intervenuto puntualmente il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ai microfoni della trasmissione televisiva 'Agorà estate', in onda su Raitre.
Di Maio assicura: 'A settembre tagli pensioni d'oro, anche ai sindacalisti'
Quella di Luigi Di Maio è stata una dovuta precisazione, quello che si può definire come un obbligato chiarimento, dopo le polemiche divampate nelle ultime ore: il leader del Movimento Cinque Stelle ha spiegato che l'attività legislativa, in questo scorcio d'estate, è stato particolarmente impegnativo, tra decreto dignità milleproroghe e altri provvedimenti importanti, riguardanti l'immigrazione e il precariato. Ecco, pertanto, spiegati i motivi per cui il taglio delle pensioni d'oro non ha ancora trovato spazio nella calendarizzazione dei provvedimenti legislativi.
In ogni caso, Luigi Di Maio ha rassicurato che per il prossimo mese di settembre è prevista la mossa del governo in questa direzione: la misura che verrà attuata dall'esecutivo gialloverde non interesserà solamente i pensionati d'oro ex Manager dello Stato o, comunque, tutti coloro che percepiscono un assegno superiore ai 4000 euro.
Il provvedimento, infatti, riguarderà anche la categoria dei sindacalisti: come senz'altro ricorderete, alcuni giorni fa, il ministro del Lavoro era intervenuto duramente contro quelli che sono stati ribattezzati 'privilegi ingiusti'.
Tagli pensioni d'oro serviranno ad aumentare le minime
Come ha sottolineato, ancora una volta, l'onorevole Di Maio, le somme ricavate dai tagli alle pensioni d'oro verranno ridistribuite a tutto vantaggio delle pensioni minime.
Dunque, seppur con qualche settimana di ritardo sui tempi previsti, il governo conferma l'attuazione dei tagli ai 'super assegni', così come era stato promesso durante la campagna elettorale.
Per quanto riguarda, invece, le misure sul tema pensioni che dovrebbero portare al superamento della riforma Fornero nella Legge di Bilancio 2019, dovrebbe trovare posto soltanto quota 100. Tuttavia sono ancora da definire i dettagli riguardanti l'età minima anagrafica che verrà richiesta ai lavoratori così come il numero relativo agli anni di contributi versati.