Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 17 agosto 2018 vedono emergere la preoccupazione dei sindacati in merito alle opzioni di flessibilizzazione del sistema previdenziale che il Governo sceglierà di inserire nella legge di bilancio 2019. L'Anief, in particolare, ha sottolineato le recenti indicazioni sulla quota 100 dai 64 anni come sconfortante, non ritenendola sufficiente per gli obiettivi indicati nel contratto di Governo.
D'altra parte, ancora non è chiaro se l'opzione potrà essere affiancata ad una quota 42 libera da vincoli anagrafici. Nel frattempo si continua a discutere anche del cosiddetto taglio sugli assegni d'oro, un intervento al quale continua ad affiancarsi l'ipotesi di un contributo di solidarietà. Anche in questo caso si tratta di una situazione sulla quale bisognerà arrivare ad una decisione definitiva entro la ripresa dei lavori scadenzata per il prossimo mese.
Anief: preoccupazione e sconforto sulla quota 100 e 42
Dai sindacati emerge nuovamente la preoccupazione per le prospettive d'intervento sul comparto previdenziale all'interno della prossima legge di bilancio 2019.
L'Anief parla infatti di "sconfortanti indicazioni" sulla revisione della legge Fornero, visto che attualmente la quota 100 sembra destinata ad essere legata al raggiungimento di almeno 64 anni di età. Un vincolo al quale si aggiungerebbe il ricalcolo contributivo dei versamenti e l'impossibilità di cumulare l'assegno con un'eventuale reddito da lavoro. Anche sulla quota 41 i rappresentanti dei lavoratori esprimono perplessità, facendo notare che potrebbe essere sostituita con una quota 42. Sulla base di queste evidenze, l'Anief chiede di dare seguito a quanto già previsto nel contratto di Governo. Pur essendo consapevole della situazione difficile dal punto di vista finanziario, si fa infatti notare che non possono essere sempre i lavoratori a pagare.
Per questo motivo, il Presidente Anief e Segretario confederale Cisal Marcello Pacifico è tornato a chiedere all'esecutivo "di essere coerente con gli impegni presi con gli italiani".
Damiano (PD): Di Maio si informi sul contributo di solidarietà
"ll contributo di solidarietà è già stato applicato e giudicato legittimo". Lo dichiara Cesare Damiano, invitando il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio ad informarsi al riguardo dopo aver affermato di non avere paura dei ricorsi in virtù del ricalcolo in base ai contributi versati. Secondo quanto sottolineato dall'esponente democratico, la sentenza della Corte Costituzionale risalente al 2017 giudica legittimo il prelievo e conferma la durata temporanea del provvedimento.
"Consigliamo al Governo di fare un ripasso sugli orientamenti della Corte, prima di fare affermazioni farlocche al solo fine di sostenere le proprie tesi”, ha quindi concluso l'ex Presidente della Commissione lavoro alla Camera.
La nuova proposta della Lega per la riforma del settore
Nel frattempo dalla Lega arriva una nuova proposta di riforma del settore pensionistico. Al momento sembra infatti esserci un accordo con il Movimento 5 Stelle sul superamento della legge Fornero tramite il ricorso alla Quota 100, mentre si registra una distanza rispetto a come effettuare il taglio agli assegni più alti. È in questo senso che va letta la nuova proposta di legge presentata autonomamente alla Camera dal Capogruppo leghista Riccardo Molinari, il quale ha suggerito di puntare sull'applicazione di un contributo di solidarietà a partire dagli assegni di 2mila euro lordi.
Un'idea che nelle scorse settimane era stata già suggerita dall'esperto di previdenza Alberto Brambilla e che avrebbe il vantaggio di ridurre i rischi d'incostituzionalità. Sulla questione resta però da capire come si possa arrivare ad un'integrazione rispetto al ricalcolo proposto dai pentastellati. Al momento non è quindi chiaro quale potrà essere la soluzione definitiva che il Governo deciderà di attuare, stante che una scelta andrà comunque compiuta entro il mese di settembre.
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