Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi domenica 12 agosto 2018 vedono nuove dichiarazioni di sfida in arrivo dal leader della Lega Matteo Salvini rispetto al superamento della legge Fornero. Un proposito che sarà portato avanti indipendentemente dai veti che dovessero giungere da Bruxelles, secondo le stesse dichiarazioni rilasciate dall'esponente del Governo. Nel frattempo dalle parti sociali si cerca di fare il punto della situazione in merito alle attuali proposte di riforma sulla flessibilità previdenziale, oltre che sulle reali prospettive di cambiamento.

Mentre per quanto concerne il tema del taglio agli assegni d'oro emergono nuove indiscrezioni circa il meccanismo di calcolo che sarà applicato per determinare quali pensioni ridurre.

Salvini (Lega): pronti a smontare la legge Fornero nonostante l'UE

Sul superamento della legge Fornero il Ministro dell'Interno Matteo Salvini conferma nuovamente gli intenti elettorali, spiegando di essere pronti a fare scelte di cambiamento già con la prossima legge di bilancio 2019. Il Vice Premier ha infatti sottolineato di non dimenticare "le promesse fatte in campagna elettorale [...] la rivoluzione che stiamo facendo su immigrazione e sicurezza la vogliamo fare anche sul fronte economico". Per questo motivo, l'esponente leghista ricorda che "piaccia o non piaccia all'Europa, la nostra attenzione è rivolta agli italiani: lavoro, pensioni e vita degli italiani.

E cominceremo smontando la legge Fornero". Il riferimento esplicito va poi alla prossima Manovra, tramite la quale "faremo di tutto per rispettare i vincoli europei, ma prima vengono i diritti degli italiani".

Giacobbe (PD): abolizione della Fornero, a che punto siamo?

"Tra anticipazioni e smentite, si profilano i contenuti concreti degli interventi che saranno inseriti nella legge di Bilancio.

Per quanto riguarda la previdenza, l’unico punto confermato pare essere questo: quota 100 , con minimo 64 anni di età, e non più di due anni di contributi figurativi. Anticipazione non smentita. Non è chiaro se verrà prorogata l’Ape sociale. E non è un dettaglio". Lo evidenzia Anna Giacobbe, ex esponente della Commissione lavoro alla Camera ed ora funzionaria dello SPI Cgil della Liguria, ricordando che nella prossima Manovra viene dato per scontato anche il rinvio della quota 41 (o 41 e mezzo).

Resta il fatto che molti lavoratori potrebbero restare esclusi se il quadro fosse confermato; una situazione destinata a peggiorare se non fosse prorogata l'APE sociale, sottolinea Giacobbe, rilevando anche le problematiche connesse al taglio alle cosiddette "pensioni d'oro". Tematiche sulle quali Giacobbe si ripromette di tornare nel breve termine, man mano che vi saranno nuovi sviluppi nella materia.

Pensioni d'oro: come potrebbero essere tagliati gli assegni

Sul tema del taglio alle pensioni d'oro emergono i dettagli riguardanti il progetto di legge in via di presentazione il prossimo mese dai Capigruppo di Lega e M5S alla Camera. L'accordo sembra essere stato infatti trovato sui trattamenti superiori alle 4mila euro al mese, ai quali verrebbe applicato un meccanismo di riduzione (e quindi non un vero e proprio ricalcolo) basata sulla contribuzione effettivamente versata e sull'età, oltre che sul peso lordo dell'assegno.

Il taglio potrebbe essere inversamente proporzionale al crescere dell'età del pensionato. In questo modo, si andrebbe a colpire in particolar modo chi è uscito presto dal mondo del lavoro ottenendo allo stesso tempo un alto trattamento, vista la soglia degli 80mila euro lordi annui.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su welfare e previdenza riportate nell'articolo.