L'obiettivo principale dell'esecutivo è inserire in Legge di Stabilità 2019 un'uscita più flessibile attraverso il meccanismo di Quota 100. Diverse sono le ipotesi in campo per assicurare una copertura previdenziale a migliaia di lavoratori che nel 2012 hanno dovuto fare i conti con le norme troppo rigide introdotte dalla Legge Fornero.
Il Governo studia il piano per i dipendenti di aziende in crisi
Secondo quanto affermato dal quotidiano "Il Sole 24 Ore", gli esperti economici di Palazzo Chigi stanno valutando anche l'ipotesi di uscita anticipata per una platea di dipendenti tra i 62 e i 64 anni di età anagrafica senza il rischio di penalizzazioni.
L'obiettivo principale, infatti, consiste nell'assicurare una copertura previdenziale ai lavoratori di aziende che stanno attraversando periodi di crisi. Attraverso la creazione di un fondo custodito presso Fondimpresa, infatti, le aziende avranno la possibilià di versare i contributi ai lavoratori per un massimo di cinque anni anche grazie a delle agevolazioni fiscali. Tale strumento potrebbe essere utile alle aziende rientranti nei 144 tavoli di crisi aperti al ministero dello Sviluppo Economico.
La misura dell'esecutivo riguarderà circa 86 mila aziende
Si tratta di aziende che spaziano in diversi settori e che contano più di 189 mila dipendenti: circa 28 mila sono le aziende fornitrici di servizi, altre 20 mila riguardano il settore della siderurgia, circa 19 mila sono le aziende che commercializzano elettrodomestici, circa 14 mila sono le aziende dell'Itc mentre altre 4-5 mila sono le imprese dedite all'automotive oltre alle varie aziende di piccole e medie dimensioni.
Inoltre, nei 144 tavoli di crisi figurano anche Ericsson, Alitalia, Bridgestone, Condotte, Whirpool Indesit, Valtur, Micron, Nestlé, Piaggio Aereo e Almaviva. Tra i maggiori gruppi internazionali rientranti nel piano dell'esecutivo giallo-verde, circa 31 sono interessati a cessazione dell'attività in Italia per la delocalizzazione nei Paese esteri mentre altre 147 aziende sono interessate a preocedure di amministrazione straordinaria.
Sempre secondo quanto affermato da "Il Sole 24 Ore", per accedere ai finanziamenti è richiesto un investimento paria 1,5 milioni di euro, una cifra non molto semplice da raggiungere per le piccole- medie imprese. Per questo motivo, il Governo sta pensando all'introduzione dei cosiddetti contratti di rete per semplificare la procedura di accesso alle agevolazioni.