La quota 100 resta pur sempre una libera scelta, lo assicurano il sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon e il vice ministro dell’Economia Massimo Garavaglia: un provvedimento che consentirà il tanto atteso turn-over generazionale, che prenderà il via da aprile 2019. Vediamo come funziona il meccanismo e le prime conferme ufficiali a margine dell'ultimo convegno Cisl.

Pensioni anticipate quota 100, Durigon: si parte da aprile

Il sottosegretario leghista al ministero del lavoro Claudio Durigon, sempre più presente nei salotti televisivi, continua a dare dettagli sulla misura pensionistica cardine della manovra 2019, la tanto discussa quota 100.

Conviene o è meglio l’attuale Riforma Fornero? L’onorevole ci tiene a precisare che quota 100 è un’opportunità aggiuntiva alla legge Fornero: l’impianto previdenziale vigente resta intatto, starà al cittadino scegliere quale opzione di uscita scegliere. Il provvedimento manderà in pensione circa 400 mila persone solo nel 2019 ed i soldi sono già stati stanziati in manovra: si tratta di 6.7 miliardi per il prossimo anno e poco più per il 2020. La misura (sarà strutturale e graduale) prevede il meccanismo delle finestre: chi maturerà 62 anni e 38 di contributi a gennaio 2019 - spiega Durigon - potrà uscire già ad aprile, con la prima finestra. Ad intervenire sulla quota 100 anche l'economista Massino Garavaglia.

Riforma pensioni, Garavaglia: quota 100 è una libera scelta, elimina il tappo che ha creato precarietà

Massimo Garavaglia, presente al Convegno Cisl, è intervenuto parlando della misura quota 100, ricordando che sarà un provvedimento davvero importante nell'ottica del superamento della riforma Fornero. Infatti servirà, dice certo: "per eliminare il tappo che, sia nel settore pubblico che nel privato, ha creato precarietà”.

Poi spiega: quota 100 resta una libera scelta del singolo, chiaro che essendo una misura incentrata sull'ottica del ricambio generazionale si stia studiando un eventuale divieto di cumulo di redditi da pensione e lavoro per chi vi aderirà. Su questo punto anche Durigon aveva già confermato le intenzioni del Governo, anche perché altrimenti verrebbe meno la logica del turn-over generazionale.

Pensioni 2019, l'entrata in quiescenza sarà graduale soprattutto per la pubblica amministrazione

In linea di principio l’uscita anticipata sarà graduale specie per la pubblica amministrazione. Giulia Bongiorno (Ministro P.A) ha confermato che si sta collaborando col Governo al fine di prevedere un preavviso di 9 mesi per gli statali, unico modo per provvedere al giusto ricambio attraverso i concorsi. Mentre per i dipendenti privati le finestre di uscita dovrebbero essere 4, aprile, luglio, ottobre, gennaio. Per la scuola la finestra di uscita potrebbe, invece, essere solo una. Per maggiori dettagli relativi alla misura bisogna però aspettare il decreto che dovrebbe pervenire entro Natale (stando a quanto ha confermato di recente il vicepremier M5s Luigi Di Maio).