Il Governo Conte entra nel pieno della trattativa con la Commissione Europea: l'obiettivo principale consiste in alcune modifiche da apportare alla nuova manovra finanziaria al fine di strappare una risposta favorevole da parte dell'Unione Europea e mantenere le promesse fatte agli italiani sugli interventi in materia previdenziale.

Probabile riduzione del rapporto deficit/Pil al 2,2%

Stando a quanto riportato da "Il Messaggero", l'esecutivo starebbe arrivando ad un compromesso con Bruxelles riducendo il rapporto deficit/Pil dall'iniziale 2,4 al 2,2% senza modificare gli importi previsti nella Legge di Stabiità.

Si tratta di 37 miliardi di euro che la manovra avrebbe stanziato per tutte le misure in campo fiscale, previdenziale e del lavoro. Quanto alla riforma delle Pensioni, infatti, sono stati accantonati circa 6,7 miliardi di euro per l'introduzione della Quota 100 mentre altri nove miliardi serviranno per finanziare il cosiddetto reddito di cittadinanza: i due progetti saranno attuali tramite due decreti collegati che il governo dovrà emanare entro Natale.

L'esecutivo starebbe pensando di spostare circa 4-5 miliardi di euro per gli investimenti che la Commissione Europea non conteggia ai fini del deficit: si tratta di risorse che verranno dirottate sul tema lavoro e sicurezza oltre a interventi strutturali e di semplificazione.

Si studiano i paletti per Quota 100

Intanto, i tecnici di Palazzo Chigi stanno valutando l'ipotesi di introdurre nuovi paletti alla misura tanto voluta dalla Lega, ovvero il meccanismo della quota 100 che con molta probabilità entrerà in vigore dal prossimo febbraio. Il progetto prevede l'introduzione di finestre trimestrali per i dipendenti privati con almeno 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi, condizioni che permetteranno di accedere al pensionamento solo a partire da aprile.

Per i dipendenti del settore pubblico, invece, è richiesto l'obbligo di preavviso di ulteriori sei mesi e beneficeranno del pensionamento a ottobre.

Stando a quanto afferma il quotidiano Il Messaggero, con i due paletti ancora allo studio del governo giallo-verde si risparmierebbero circa 1,6 miliardi di euro rispetto ai 6,7 miliardi stanziati dalla nuova Legge di Bilancio anche perché la platea dei potenziali beneficiari potrebbe ridursi. Inoltre, sui tavoli dell'esecutivo ci sarebbe anche l'ipotesi del divieto di cumulo tra i redditi di lavoro e la pensione anticipata.