Divieto di cumulo per cinque anni e sistema delle finestre trimestrali sono i paletti tuttora allo studio del Governo da introdurre con il meccanismo di quota 100 al fine di ridurre la platea dei potenziali beneficiari e gli ingenti oneri economici richiesti dalla misura.

Il Governo cerca di trattare con Bruxelles sulla manovra

Quota 100 dovrebbe costare circa 6,7 miliardi di euro per il primo anno di applicazione, ma la cifra potrebbe salire a 7 miliardi negli anni a regime. Tuttavia, dopo la nuova bocciatura della manovra finanziaria da parte della Commissione Europea, il Governo Conte sta cercando di trattare con Bruxelles al fine di ricevere il via libera e mettere nero su bianco le due misure tanto sbandierate da Lega e Movimento 5 Stelle, riguardanti il pensionamento anticipato con quota 100 e il cosiddetto reddito di cittadinanza.

Previsti risparmi sul reddito di cittadinanza e quota 100

L'esecutivo punta a ridurre il deficit previsto dalla manovra dall'attuale 2,4 % al 2,2 %, dirottando alcune importanti risorse sugli investimenti. Intanto si rafforza anche l'ipotesi di introduzione delle cosiddette finestre mobili per i pensionamenti anticipati, che si apriranno ad aprile con cadenza trimestrale per i dipendenti del settore privato mentre per i dipendenti della Pubblica Amministrazione dovrebbe scattare l'obbligo del preavviso di ulteriori sei mesi. L'altro paletto invece riguarda il divieto di cumulo dei versamenti contributivi derivanti da altri redditi come attività professionali o collaborazioni saltuarie per cinque anni.

In questo modo il Governo potrà risparmiare circa 1,7 miliardi di euro rispetto ai 6,7 miliardi messi a bilancio, mentre il numero dei potenziali beneficiari scenderà a 250-270 mila per il 2019. Stando a quanto riporta La Repubblica, al fine di contenere la spesa pensionistica anche il reddito di cittadinanza tanto caro ai grillini potrebbe subire un rinvio: il sussidio potrà partire ad aprile o addirittura a giugno, generando un risparmio di circa 2,2 miliardi di euro rispetto ai 9 miliardi già stanziati.

Il reddito di cittadinanza, pari a 780 euro mensili, dovrà essere corrisposto a tutti coloro che stipuleranno il patto di servizio presso i centri per l'impiego e l'importo che si andrà a percepire aumenterà in base al numero dei componenti della famiglia. Inoltre anche le aziende che assumeranno un giovane dal centro per l'impiego potranno beneficiare per tre mesi di sgravi contributivi. Previsti anche incentivi per i tutor che assistono il disoccupato attraverso percorsi di formazione ai fini dell'inserimento nel mercato del lavoro.