Sul fronte 'Pensioni anticipate' torna a parlare Cesare Damiano. L’onorevole dem, con un pressing mirato, fa 7 domande specifiche al Governo, domande che riecheggiano quotidianamente anche sui social, facendo intendere che i cittadini, a oggi sono esausti di non sapere quali saranno le loro sorti previdenziali dal 2019. Occorre chiarezza, il Governo (dicono in massa i pensionandi sui social associandosi al parere di Damiano) sveli le carte di una manovra al momento ‘fantasma’.

Pensioni, Damiano al Governo: occorre chiarezza sulle misure

Questi ultimi giorni del 2019 saranno cruciali per le sorti dei lavoratori, lo sostiene l’onorevole Cesare Damiano.

Infatti dovranno necessariamente scriversi i contenuti di una manovra per ora vuota. Il maxi emendamento che dovrebbe arrivare al Senato entro fine settimana conterrà - dice Damiano - specifiche su Quota 100 e reddito di cittadinanza, le due misure cardine del contratto di Governo. Ma anche se queste passassero, restano molti punti oscuri di una manovra ‘fantasma’ - dice Damiano - e per questo è bene fare delle domande all'esecutivo affinché chiarisca più punti ai cittadini in attesa di risposte. Ad esempio: Verranno prorogate al 31/12/2019 le graduatorie della pubblica amministrazione vigenti, che comprendono vincitori ed idonei? Saranno esclusi dall'applicazione della direttiva Bolkestein gli ambulanti, come il Governo aveva promesso?

Poi 5 le domande dirette al campo previdenziale, che leggendo sui social sono le stesse che da giorni si stanno facendo i cittadini, esausti di dichiarazioni a cui non fa seguito nessuna ufficialità.

Pensioni anticipate, le cinque domande al Governo: da quota 100 a opzione donna

Così Damiano: "Andrà in porto la nona salvaguardia per gli esodati?", "verrà prorogata o meno l’Ape sociale?" Misura che ricordiamo al 31/12/2018 terminerà lasciando senza tutela le fasce più deboli, come i disoccupati con pochi anni contributivi alle spalle.

Che ne sarà - si chiede poi Damiano - della proroga dell’opzione donna? Che fine faranno le promesse sulla quota 41 per i precoci? Chi ha 41 anni di contributi potrà accedere alla quiescenza indipendentemente dall'età anagrafica? Infine Damiano termina chiedendosi se tutti questi argomenti cruciali per la vita dei cittadini e le rispettive misure promesse in campagna elettorale ed inserite nel contratto di Governo, verranno effettivamente mantenute.