La nuova Manovra finanziaria ha ricevuto il via libera definitiva dalla Camera. Particolare soddisfazione è arrivata dal Governo targato Lega-Movimento 5 Stelle che, dopo lunghi mesi di trattative, è riuscito a rispettare l'impegno preso con gli italiani ovvero quello di approvare le due misure in campo previdenziale considerate i pilatri fondamentali della nuova Legge di Stabilità.

Ridotti i fondi su Quota 100 e reddito di cittadinanza

Si tratta della Quota 100 volta a superare la precedente Riforma Fornero e del cosiddetto reddito di cittadinanza sbandierato dal Movimento 5 Stelle che, invece, consiste nel dare un assistenza a tutti coloro che hanno perso un lavoro e che si trovino in condizioni economiche disagiate.

Con il via libera definitivo dalla Camera, infatti, la nuova Manovra finanziaria è diventata legge anche se sono stati ridotti i fondi stanziati sulle nuove misure in campo previdenziale. Dai 6,7 miliardi di euro previsti inizialmente per Quota 100 il Governo è riuscito a mettere a Bilancio circa 4 miliardi per il 2019; una cifra che crescerà fino a 8,3 miliardi per il 2020 e a 8,6 miliardi per il 2021. Mentre per il reddito di cittadinanza sono stati stanziati circa 7,1 miliardi rispetto ai 9 miliardi messi a Bilancio nella versione precedente.

Manovra approvata, Leu e Pd non partecipano al voto

Stando a quanto afferma "Rainews", la nuova Legge di Bilancio che entrerà in vigore a partire dal prossimo anno è stata approvata con 313 voti favorevoli e 70 contrari: Leu e Pd, invece, non hanno partecipato al voto.

Dieci, sono stati i deputati assenti del Movimento 5 Stelle per i quali sono state richieste le opportune giustificazioni. Intanto, particolare soddisfazione è arrivata dal Premier Giuseppe Conte che ha già annunciato di volersi prendere qualche giorno di pausa prima di ritornare a lavorare sui decreti che daranno efficacia alla Quota 100 e al reddito di cittadinanza: "Siamo soddisfatti dell'approvazione, adesso ci prendiamo qualche giorno di pausa.

Il 2018 si chiude con la prima manovra economica del governo per il cambiamento", ha commentato il Presidente del Consiglio. Contrario, invece, il deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano che, a margine delle dichiarazioni finali di voto, ha spiegato: "Non vogliamo essere i vostri complici di questo disegno per il rispetto che portiamo al tempio della democrazia che è il Parlamento", ha aggiunto il deputato che non ha partecipato al successo ottenuto da Lega e Movimento 5 Stelle.