Entro giovedì 10 gennaio, il testo del decreto sulla Quota 100 e sul cosiddetto reddito di cittadinanza approderà in Consiglio dei Ministri per l'approvazione e la successiva entrata in vigore delle due misure in campo previdenziale contenute nella nuova Legge di Stabilità.
Reddito e Quota 100 in un unico decreto
Ad affermarlo è il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che tuttora sta lavorando sulla bozza al fine di inserire in un unico decreto tutte e due le misure come voluto anche dal vicepremier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. Qualora l'esecutivo giallo-verde rispettasse i tempi, Quota 100 potrebbe prendere piede già ad aprile con l'apertura della prima finestra mobile a favore dei dipendenti del settore privato mentre gli statali dovranno aspettare fino a luglio a causa dell'introduzione dell'obbligo del preavviso di pensionamento voluto dal ministro Bongiorno per garantire la continuità amministrativa.
Il reddito di cittadinanza, invece, potrebbe partire già a marzo e consiste nel garantire un assegno di circa 780 euro mensili ai disoccupati che versano in condizioni economiche di disagio.
Salvini chiede attenzione ai disabili
In attesa dell'approvazione del decreto, il vicepremier pentastellato Di Maio fa subito chiarezza sulle misure: per il leader grillino, infatti, Quota 100 e reddito di cittadinanza viaggiano assieme e dovranno essere contenute in un unico decreto. Conferma che arriva anche dal Premier Conte che ha rassicurato che il decreto approderà in Consiglio dei Ministri entro giovedì. Ad intervenire anche il segretario federale della Lega Matteo Salvini che si è detto pronto a sostenere il cosiddetto reddito di cittadinanza ma a condizione che coinvolga disabili e famiglie.
"Se non ci sono i soldi per i disabili e le famiglie la Lega non vota il reddito di cittadinanza", ha affermato il leader del Carroccio.
Come riporta il quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", la risposta del Premier Conte non tarda ad arrivare: per il Governo, infatti, c'è già attenzione per le persone disabili e per i più economicamente disagiati e se arriveranno nuovi suggerimenti, l'esecutivo sarà pronto a prenderli in considerazione.
Sempre stando a quanto si apprende da "Il Sole 24 Ore", inoltre, i fondi per il cosiddetto reddito di cittadinanza sarebbero scesi a 5,974 miliardi di euro rispetto ai 6,110 milioni stanziati a seguito della trattativa con Bruxelles. Per il 2020, invece, i costi sono fissati a 7,571 milioni di euro.