I decreti attuativi sulla Quota 100 e sul reddito di cittadinanza dovrebbero arrivare entro la fine della settimana in Consiglio dei Ministri per l'approvazione e la successiva entrata in vigore. Dopo il varo, infatti, migliaia di lavoratori potranno prepararsi a richiedere i benefici concessi dalla nuova Legge di Stabilità che, come anticipato più volte, partiranno nel mese di aprile.

Come ormai noto, il meccanismo della Quota 100 consentirà il pensionamento anticipato a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi, concedendo la possibilità ai lavoratori di uscire almeno cinque anni prima rispetto ai 67 anni di età anagrafica previsti per la pensione di vecchiaia, secondo le norme dettate dalla precedente Riforma Fornero.

Scivolo di cinque anni nel decreto su Quota 100

Tuttavia, il Governo giallo-verde ha inserito alcune modifiche al decreto che riguardano il pensionamento, con l'ulteriore scivolo, a partire dai 59 anni, che potrà essere garantito ai lavoratori solo dietro accordi con le aziende che, invece, dovranno occuparsi di nuove assunzioni per sostituire il neo-pensionando. Stando a quanto riportato dal quotidiano "Il Sole 24 Ore", però, ogni sconto potrebbe comportare un costo per il lavoratore. Basti pensare all'Ape Volontaria introdotta lo scorso anno dal Governo Renzi che ha creato un meccanismo di flessibilità in uscita ma tutti i lavoratori che decidevano di beneficiare della misura dovevano pagare un prezzo per uscire anticipatamente dall'attività lavorativa.

Tagli fino al 30 % sull'assegno pensionistico

Il sistema della Quota 100, invece, non prevede nessuna penalizzazione attuariale ma l'assegno potrebbe essere ridotto per il venir meno degli anni contributivi. Stando alle stime elaborate da Progetica, infatti, anticipando l'età pensionabile di cinque anni e quattro mesi rispetto ai requisiti stabiliti dalla Fornero l'assegno potrebbe subire un taglio fino al 30 %.

Inoltre, nella bozza del decreto vengono confermate le finestre mobili trimestrali che dovranno essere utilizzate per l'accesso al pensionamento anticipato: i dipendenti della pubblica amministrazione, potranno richiedere il pensionamento a partire dal prossimo luglio a causa dell'obbligo del preavviso di pensionamento.

Da non dimenticare, che la Quota 100 sarà una misura in via sperimentale solo per un triennio mentre a partire dal 2021 si tornerà alle regole introdotte dalla riforma Fornero, probabilmente senza Ape volontaria e senza Ape Sociale.