Approvato il reddito di cittadinanza, resta ora da procedere alle assunzioni di 6mila ‘navigator’, vale a dire quella figura, centrale nel processo di funzionamento della nuova misura anti-disoccupazione, che dovrà occuparsi di incrociare domande e Offerte di lavoro. Della procedura di selezione si occuperà l’Agenzia nazionale per le politiche attive (Anpal Servizi) che procederà alla loro assunzione con contratto di collaborazione di due anni con l’impegno del governo a reperire nuove risorse per una successiva stabilizzazione.

I requisiti per essere assunti come navigator

Sulla figura del navigator è stato il professor Domenico Parisi a fornire i primi dettagli nel suo discorso alla Commissione Lavoro della Camera che, unitamente a quella del Senato, dovrà provvedere alla sua nomina a presidente di Anpal Servizi.

Per quanto riguarda le procedure per la selezione e la successiva assunzione, Parisi ha fatto sapere che nei prossimi giorni sarà pubblicato sul sito dell’Agenzia un avviso per l’invio delle domande per le quali ci saranno 15 giorni di tempo. Il principale requisito richiesto sarà il possesso di una laurea magistrale in una delle seguenti discipline: economia, giurisprudenza, scienze politiche, sociologia, psicologia o scienze della formazione.

Sono attese 50/60 mila domande ma la selezione dovrebbe essere molto snella ed incentrata sulla valutazione dei titoli posseduti e su colloqui individuali, mentre la retribuzione prevista sarà di circa 30 mila euro l’anno, corrispondenti a 1.700/1.800 euro netti al mese.

I compiti del navigator nel reddito di cittadinanza

I 6mila navigator assunti dovranno avere competenze specifiche per operare sul mercato del lavoro italiano, dalla legislazione alle regole fino alla capacità di incrociare domande e offerte di lavoro, per questo, dopo l’assunzione, effettueranno un periodo di formazione “sul campo” della durata di 6/8 mesi.

Il professionista così formato avrà il compito di fare da vero e proprio tutor al beneficiario del reddito di cittadinanza, guidandolo in un percorso di occupabilità fino all’acquisizione di un nuovo lavoro.

Per ammissione dello stesso presidente in pectore Parisi, un ruolo fondamentale perché il navigator possa svolgere con efficacia il suo compito sarà rivestito dai sistemi digitali che dovranno favorire l’incontro tra domande e offerte di lavoro.

Sarà probabilmente questa la sfida che determinerà il successo o il flop del reddito di cittadinanza, dal momento che il 50% dei Centri per l’impiego non ha una dotazione informatica adeguata, con punte che superano il 70% al Sud e nelle Isole.