Si attendono ancora le misure attuative per Quota 100 e per il cosiddetto reddito di cittadinanza entrati in vigore pochi giorni fa, dopo la firma del maxi decreto unico da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Via libera alle domande di accesso
Intanto, la corsa per la richiesta della pensione anticipata ha avuto inizio e migliaia di lavoratori italiani hanno già presentato istanza attraverso il portale Inps. L'ente di previdenza, infatti, avrebbe già reso noto attraverso una circolare esplicativa le modalità di richiesta del beneficio riguardante la Quota 100.
Gli interessati, potranno presentare istanza per via telematica qualora fossero possessori di un codice pin o di credenziali Spid attivabile gratuitamente presso un ufficio postale. In alternativa, si potrà ricorrere all'aiuto dei Patronati.
Tuttavia, appare ben noto che per accedere al pensionamento con Quota 100 occorrono almeno 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di anzianità contributiva ma si avrà tempo fino al 2021 visto che, si tratta di una misura in via sperimentale per un solo triennio. Come confermanto anche dallo stesso segretario federale della Lega Matteo Salvini, infatti, l'obiettivo finale è Quota 41 che consentirebbe a tutti i lavoratori di anticipare l'uscita dall'attività lavorativa dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di anzianità contributiva indipendentemente dall'età anagrafica.
Mancano ancora i decreti attuativi
Stando a quanto riporta il quotidiano La Repubblica, però, mancano ancora i decreti attuativi volti a dare operatività alle misure in materia previdenziale. Quattordici sono i decreti richiesti per il cosiddetto reddito di cittadinanza fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, mentre otto sono i provvedimenti attesi per Quota 100. Mancano, infatti, alcuni aspetti fondamentali da chiarire come le convenzioni con le banche per il prestito che servirà a liquidare il Tfs ai dipendenti della Pubblica Amministrazione e l'intesa fra il Governo e l'Abi.
Da ricordare, che le scadenze saranno diverse a seconda del settore di appartenenza del lavoratore. I lavoratori del settore privato, dovranno attendere l'apertura della finestra mobile prevista per il primo aprile mentre gli statali dovranno aspettare fino al primo agosto: i lavoratori del comparto scuola, invece, potranno presentare istanza di pensionamento entro il 28 febbraio.