Sirti, colosso delle grandi reti di comunicazione, ha preso una drastica decisione nei confronti dei suoi dipendenti, una decisione destinata a cambiare il futuro di numerosi lavoratori: sono stati infatti annunciati 833 esuberi, su un totale di 3692 dipendenti dell'azienza, cosa che ovviamente rappresenterà un duro colpo per tutti quelli che perderanno l'impiego, a livello finanziario e morale, ma anche per chi resterà in azienda. Anni di sacrifici, di duro lavoro sotto le intemperie, gettati via in un solo istante. Una scelta che lascia senza parole, che fa riflettere su quanto un diritto primario dell'uomo stia decadendo sotto i colpi della crisi.

Una decisione inaccettabile, che non poteva lasciare indifferenti i dipendenti, preoccupati e provati per il loro futuro personale e familiare. Per tale motivo, si sono scatenati una serie di scioperi e proteste a livello nazionale: dalla Sicilia alla Lombardia, nessun operaio è rimasto a guardare. Al riguardo, sono state dichiarate ore di sciopero nella sede palermitana di Carini in Sicilia, ad Ancona con sit-in davanti i cancelli dello stabilimento di via Edison e alla Sirti di Mazzo di Rho alle porte di Milano.

Milano, le prime voci sull'argomento

Proprio a Milano, la sede della società, si è discusso del provvedimento. In linea con le proteste dei lavoratori, si è sviluppata l'opinione della segretaria generale della Fiom Roberta Turi, che non ha gradito la proposta attuata dall'azienda, non considerandola necessaria.

La causa di tutto ciò è dovuta alle ingenti perdite finanziarie dovute dall'andamento non corretto del mercato. Inoltre, tra i motivi anche l'utilizzo dei subappalti da parte della società, che si ripercuote sui lavoratori.

Altre proteste nelle sedi secondarie

Le proteste si sono verificate anche nelle sedi non centrali del territorio italiano.

Nello specifico, nella sede di Sala Consilina, in Campania, dove l'azienda vuole licenziare 17 dipendenti su 50. A tal proposito si sono espressi alcuni esponenti della società, insieme ai soggetti coinvolti. Luigi Madia, delegato sindacale della Fiom Cigl, ha così commentato la grave situazione: "La Sirti non può licenziare in questo modo il suo personale all'improvviso, senza dare spiegazioni precise e senza preavviso.

Per tale motivo, ci ribelliamo contro questo provvedimento e faremo altre proteste in altre sedi, se la situazione persiste".

Infine, un commento a caldo dei partecipanti alla manifestazione: "Per noi lavoratori apprendere questa notizia è stata un'umiliazione poiché si calpesta la nostra dignità professionale e personale". Disagi e malumore dunque, un puzzle ricco di innovazioni che sta perdendo il suo pezzo più importante, la sua storia. Non resta che attendere i prossimi sviluppi.