Oltre 60 mila richieste di prepensionamento sono state già presentate in poche settimane dall'entrata in vigore del meccanismo della Quota 100 sbandierato dalla Lega ed introdotto nel maxi decreto unico che sta seguendo il suo esame in Commissione Lavoro al Senato.
Si registra una maggiore affluenza di domande al sud
Circa 6,7 miliardi di euro erano i costi iniziali ipotizzati dal Governo Conte e accantonati nella nuova Legge di Bilancio 2019; risorse che poi hanno raggiunto quota 3,7 miliardi dopo la bocciatura della nuova manovra finanziaria da parte della Commissione Europea che ha portato all'introduzione di nuovi paletti da parte dell'esecutivo giallo-verde volta a limitare i costi e ridurre la spesa pensionistica.
Tuttavia, il sistema delle quote che consente l'uscita anticipata a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi ha riscosso un notevole successo e le istanze di pensionamento anticipato hanno raggiunto oltre 60 mila unità con maggiore affluenza fra i disoccupati e i paesi del meridione. Per questo motivo nasce l'incognita costi visto che, secondo le stime dell'esecutivo, le risorse messe a disposizione potrebbe garantire una copertura previdenziale solo a circa 395 mila lavoratori per il 2019.
La spesa salirà a 7,8 miliardi nel 2020
Stando a quanto affermato dal quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", invece, si dovrà attendere fino ad aprile per conoscere le quantità di trattamenti pensionistici con Quota 100 verranno effettivamente liquidati e la spesa che andrà a gravare sulle casse dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
La spesa per le Pensioni, infatti, è destinata a salire fino a 7,8 miliardi nel 2020 e a 8,3 miliardi nel 2021, ultimo anno della sperimentazione.
Fra pochi giorni verrà reso noto il Country Report elaborato dalla Commissione Europea che sarà chiamata a dare un giudizio sulle misure in materia previdenziale approvate dal Governo.
Stando alle stime di Bruxelles, infatti, sale la preoccupazione sul calo della forza lavoro e la riduzione del fattore produttivo che si potrebbe innescare a seguito del ricorso al reddito di cittadinanza. Quanto alla Quota 100, invece, la spesa pensionistica potrebbe essere destinata ad aumentare notevolmente.
Intanto, i lavori in Commissione Lavoro al Senato sul cosiddetto decretone hanno subito un'accelerazione ed entro lunedì 25 febbraio approderà a Palazzo Madama dove dovranno essere discussi ancora molti temi rimasti irrisolti a seguito della presentazione degli emendamenti da parte di molti esponenti politici.