Il maxi decreto unico su reddito di cittadinanza e Quota 100 sta per terminare l'iter parlamentare alla Camera. A saltare, però, sono gli interventi in materia previdenziale sui cosiddetti esodati rimasti penalizzati dalle precedenti regole dettate dalla Riforma Fornero. Si tratta di circa 1.300 lavoratori che, come riporta il quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", non avranno la possibilità di accedere al pensionamento anticipato con il meccanismo della Quota 100.
Bocciato l'emendamento sugli esodati
A nulla, quindi, è servito l'emendamento elaborato dai tecnici di Palazzo Chigi riguardante un riscatto a forfait di 2.160 euro per ogni anno di mancata contribuzione.
Tale norma, infatti, avrebbe consentito il pensionamento anticipato di circa 1.300 esodati a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi o con il sistema del regime sperimentale donna, ovvero, con 57 anni di età accompagnati dal versamento di 35 anni di contribuzione effettiva. L'emendamento presentato nei giorni scorsi in Commissione Lavoro alla Camera infatti è stato bocciato per via della mancanza di coperture finanziarie e la difficoltà dell'esecutivo nel reperire altri fondi per finanziare l'intervento. Declinata anche la proposta avanzata dalla Lega che avrebbe consentito agli esodati di beneficiare dell'Ape Sociale.
Saltano anche gli emendamenti inerenti i rider, ovvero, tutti i cosiddetti fattorini che si occupano di consegne a domicilio per i quali era prevista l'eliminazione del sistema a cottimo oltre all'obbligo dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
Bloccato anche l'emendamento riguardante la revisione del conteggio dei contributi figurativi negli anni di aspettativa di vita per l'attività sindacale; una proposta che è stata presentata dagli esponenti del Movimento 5 Stelle e che poi è stata ritirata.
Via libera al riscatto agevolato della laurea
Tra gli interventi che invece sono stati approvati vi sono l'innalzamento della soglia fino a 45 mila euro per l'anticipo del cosiddetto Trattamento di Fine Servizio a favore dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, l'eliminazione della soglia dei 45 anni per il riscatto degli anno di laurea ai fini contributivi, l'accordo trovato con gli enti regionali per l'assunzione dei navigator che si occuperanno di guidare i beneficiari del reddito di cittadinanza in un percorso di formazione finalizzato all'inserimento nel mondo lavorativo.