Per le neo mamme o per le famiglie che si sono allargate e sono diventate numerose, il Dipartimento Politiche Familiari della Presidenza del Consiglio ha aumentato gli importi per due particolari misure loro destinate. Si tratta dell’assegno di maternità dei Comuni e dell’assegno terzo figlio. Il 6 aprile 2019 il provvedimento del Dipartimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e diventano così ufficiali tutte le novità introdotte per queste due misure, a partire dai nuovi importi di questi due assegni.

Di cosa si tratta?

Le due misure sono previste dall’articolo 65 della legge n° 448 del 1998 e sono ancora in vigore.

Si tratta come dicevamo dell’assegno per famiglie con almeno tre figli minori a carico e dell'assegno di maternità per famiglie che hanno avuto un nuovo nato. Le due prestazioni si rivolgono a cittadini italiani, comunitari e stranieri con regolare permesso di soggiorno di lunga durata. L’Ente incaricato di erogare il benefit è l’Inps che è anche l’organo accertatore del diritto alla corresponsione per le famiglie richiedenti e per la verifica dei requisiti. Gli importi di entrambi questi assegni sono stati aumentati in relazione all’aumento del costo della vita secondo i dati Istat, che è pari al’1,1%. Vediamo adesso cos'è l'assegno per il terzo figlio e come funziona questa misura e come percepire la maternità dei Comuni.

L’assegno dal terzo figlio in poi

L’assegno per famiglie numerose spetta a famiglie composte da cittadini italiani, cittadini comunitari, cittadini di paesi extra UE ma soggiornanti in Italia di lungo periodo e cittadini titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. Per ricevere l’assegno la composizione del nucleo familiare deve presentare almeno un genitore ed almeno 3 figli sotto i 18 anni di età.

Per il 2019, dopo gli aggiornamenti finiti in Gazzetta, l’assegno è pari a 144,42 euro al mese per tredici mensilità ed erogato in due rate semestrali di uguale importo. Il limite Isee da non superare per percepire l’assegno è di 8.745,26 euro. L’importo di 144,42 euro è erogato però solo a chi possiede un Isee sotto 6.867,79 euro, perché per coloro che hanno un Isee più elevato e sempre sotto la soglia massima prevista di 8.745,26 euro, l’assegno è erogato in forma ridotta.

Il calcolo dell’assegno per questi ultimi è dato dalla differenza tra 8.745,26 euro ed il proprio indicatore Isee diviso 13 mesi. Pertanto, una famiglia con Isee di 8.000 euro avrà diritto ad un assegno terzo figlio da poco più di 57 euro al mese. La domanda va presentata al comune di residenza alla nascita del terzo figlio e sempre entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quello del lieto evento.

Maternità del Comune

Cos'è l'assegno di maternità del Comune? Si tratta dell'assegno che viene erogato per nascite, adozioni o affidamenti preadottivi alle madri che non hanno tutele previdenziali perché disoccupate. Infatti nel caso di madre lavoratrice, l’assegno di maternità del Comune non spetta perché si rientra nel perimetro di applicazione dell’assegno di maternità Inps per lavoratrici dipendenti.

Per il 2019 l’importo di tale prestazione è pari a 346,39 euro al mese e fruibile per 5 mensilità. L’assegno spetta a condizione che la domanda venga presentata al proprio Comune di residenza entro 6 mesi dal lieto evento e se l’Isee della famiglia sia pari o inferiore a 17.330,01 euro. La misura è erogata dall’Inps in unica soluzione, con un unico assegno. La prestazione spetta anche in questo caso a cittadine italiane, comunitarie o extracomunitarie con permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo, con obbligo di residenza in Italia.