Continua la lotta ai cosiddetti furbetti del cartellino, ma le novità per i lavoratori statali non si fermano solo a questo. Per cercare di tamponare l’inevitabile falla che si aprirà in termini di organico di lavoratori statali dopo le nuove uscite per la pensione con quota 100, l’idea è di velocizzare i Concorsi Pubblici volti a trovare i nuovi lavoratori. Il disegno di legge, conosciuto con il nome di Dl Concretezza, ha superato il primo step alla Camera dei Deputati. Disco verde da parte della Commissione Lavoro e di quella Affari Costituzionali al disegno di legge che vorrebbe inserire, tra le altre cose, nuovi strumenti di controllo dei dipendenti pubblici.

Vediamo cosa contiene l’atto e cosa potrebbe davvero cambiare per i lavoratori molto presto. Infatti, da indiscrezioni che trapelano dalle stanze di governo, dopo il via libera della Camera, con l’atto che deve essere votato dai deputati, arriverà al Senato con testo bloccato per velocizzarne l’entrata in vigore.

Addio al cartellino da timbrare

Il classico badge, quello che i dipendenti pubblici timbrano all’entrata del lavoro ed ogni volta che lasciano il proprio posto, sarà sostituito da nuovi strumenti di controllo a prova di “furbetti”. Impronte digitali o controllo dell’iride sono gli strumenti che la proposta contiene. Si tratta dei controlli biometrici che dovrebbero bloccare il fenomeno dei furbetti del cartellino che timbrano l’ingresso al lavoro e poi si assentano o che si fanno timbrare il cartellino da colleghi compiacenti.

Naturalmente la proposta è solo indicativa, perché serviranno altri atti per mettere in piedi il meccanismo e la strumentazione conseguente.

Forze dell’Ordine e Scuola

Il provvedimento, da quello che si capisce, non dovrebbe riguardare le Forze dell’Ordine ne tantomeno Magistrati e Prefetti. Inoltre nella Scuola, dove esiste già il registro delle presenze elettroniche, se il Garante della Privacy darà l’ok (e non è certo visto che ha già mosso diverse osservazioni come riporta il quotidiano il Messaggero), oltre ai controlli biometrici scatterebbe la video sorveglianza.

Per il capitolo concorsi, invece, si pensa a velocizzare le gare, facilitando le candidature che diventeranno totalmente digitali. Modifiche in arrivo anche per le prove, con l’inserimento di un test a risposta multipla quando il numero dei candidati è pari al doppio dei posti di lavoro messi a bando. Inoltre si pensa a creare un meccanismo di controllo automatico dei test o la predisposizione di commissioni ad hoc quando il bando di concorso vede più di 250 candidati iscritti.