"Siamo di fronte ad un ulteriore provvedimento a termine, che coinvolgerà alcune migliaia di persone ma che lascia del tutto invariate le cose in prospettiva. Altro che abrogazione della Legge Fornero". Lo ha dichiarato il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli che si è detto pronto a chiedere al Governo Conte di intervenire con nuove misure sul fronte previdenziale al fine di coinvolgere una più ampia platea di lavoratori.
Quota 100 potrebbe escludere molti lavoratori
Stando a quanto affermato dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore infatti, molti lavoratori potrebbero rimanere esclusi dal pensionamento anticipato con Quota 100, la misura volta a garantire una maggiore flessibilità pensionistica a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi: dalle 290 mila uscite stimate dall'esecutivo giallo-verde infatti, soltanto 128 mila saranno quelle effettive nell'arco del 2019.
Inoltre va considerato anche che, in tutto il triennio, si stimano uscite per circa 325 mila persone, a fronte delle 973 mila previste dalle stime del Governo Conte.
Tuttavia non è escluso lo stanziamento di ulteriori risorse economiche che potrebbero essere utilizzate per nuovi interventi al fine di coinvolgere una più ampia platea di beneficiari. Per il meccanismo di Quota 100 sono stati messi a bilancio circa quattro miliardi di euro, ma potrebbero essere utilizzati solo 1,2 miliardi per il 2019 mentre per il 2020 potrebbero essere accantonati altri 2,9 miliardi e circa 2,6 miliardi di euro per il 2021, anno in cui terminerà la sperimentazione di Quota 100.
Cgil pronta a nuove misure da sottoporre all'esecutivo
Stando a quanto affermato dal Corriere della Sera, per gli esperti della Cgil utilizzeranno il nuovo canale di uscita voluto dalla Lega circa 128.594 lavoratori di cui 87.338 appartenenti al settore privato mentre i restati 41.256 sono i dipendenti della Pubblica Amministrazione.
La Cgil inoltre stima che cinquemila trattamenti pensionistici sono quelli che verranno liquidati fino a dicembre nel privato e meno di tremila quelli previsti fra ottobre e dicembre nel pubblico impiego. Sempre secondo quanto affermato dal Corriere della Sera, il Governo giallo-verde, alla fine del 2019, potrebbe disporre di qualche miliardo di euro di risparmi rispetto ai circa 9,4 miliardi di euro stanziati fra Quota 100 e il reddito di cittadinanza voluto dal Movimento 5 Stelle.