"Dal nostro coordinamento statistico ci arrivano segnali incoraggianti. Guardando alle prime Pensioni entrate in pagamento ad aprile dovremmo essere in linea con le previsioni di spesa", lo ha dichiarato il direttore generale dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Gabriella Di Michele dando una rassicurazione sulle stime di spesa elaborate dall'esecutivo giallo-verde per quanto riguarda il finanziamento del meccanismo della Quota 100.

Primi assegni pagati a maggio

Stando a quanto riportato sul quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", infatti, il direttore generale dell'Inps assieme al commissario Pasquale Tridico avrebbero già provveduto a chiudere la Nota di variazione al bilancio 2019 che racchiude i 10,6 miliardi di euro che servono per il finanziamento della Quota 100 e del cosiddetto reddito di cittadinanza.

I primi calcoli sulla spesa pensionistica verranno comunicato dall'Inps al Ministero dell'Economia e delle Finanze entro i primi di maggio. Infatti, entro maggio, verranno liquidati i primi 50 mila assegni richiesti con Quota 100; a riferirlo è la stessa Di Michele aggiungendo che un altro monitoraggio verrà effettuato nel mese di settembre quando verranno resi noti i numeri sui dipendenti della Pubblica Amministrazione che lasceranno la propria attività lavorativa al raggiungimento della finestra mobile del primo agosto.

Nessun allarme sulla spesa pensionistica

Sempre secondo quanto afferma "Il Sole 24 Ore", nel 2019 saranno circa 290 mila i lavoratori che potranno usufruire della Quota 100, ovvero, della possibilità di anticipare l'uscita a 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi.

Tuttavia, la spesa pensionistica potrebbe raggiungere i 3,8 miliardi di euro per il primo anno di applicazione del sistema delle quote mentre a partire dal 2020 potrebbe salire a 7,9 miliardi fino a toccare gli 8,1 miliardi nel 2021, ultimo anno della sperimentazione. Inoltre, il direttore dell'Inps rassicura che in caso di sforamento, si attiverà un 'travaso' dai due fondi previsti dalla nuova Legge di Bilancio.

Stando alla Nota di variazione di Bilancio 2019, invece, si prevedono entrate per 433,5 miliardi di euro mentre le uscite potrebbero raggiungere i 433,7 miliardi. Intanto, è ancora scontro sulla flat tax a favore delle famiglie fra i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini: "Abbiamo votato il reddito di cittadinanza che non è nel Dna della Lega, ora pretendiamo la Flat Tax", ha detto il segretario federale della Lega che subito riceve la risposta dello stesso Di Maio secondo il quale l'eventuale misura dovrà essere fatta senza aiutare la classe di popolazione con redditi alti.