Il Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti dichiara prossima la firma del decreto in materia di reintegrazione dell'Educazione civica negli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Sarà il collegio docenti a farsi carico della decisione dell'assegnazione delle ore previste per la nuova disciplina.

Bussetti: 'Firmo per evitare il rinvio'

Si attende la data di martedì 27 agosto, giornata in cui il Ministro Marco Bussetti firmerà il decreto in materia di reintroduzione dell'Educazione civica negli Istituti scolastici per permettere l'entrata in vigore dell'insegnamento della disciplina dal prossimo a.s.

2019/2020. Queste le sue affermazioni durante il meeting di Comunione e Liberazione che si è tenuto a Rimini: 'Firmo per evitare il rinvio'.

Il provvedimento di legge n.92 è infatti stato pubblicato in GU (Serie Generale n.195 del 21-08-2019) con quattro giorno di ritardo, il 20 agosto 2019 anziché nella giornata del 16, andando oltre il termine ultime per la sua naturale entrata in vigore il 1 settembre 2019. In base a questa tempistica, la legge sarebbe dovuta entrare in vigore il 5 settembre, con valenza effettiva dal 2020. La firma del 27 è dunque decisiva.

Moduli e numero di ore annuali

In applicazione della legge 20 agosto 2019, n. 92 e delle linee guida diffuse dal Ministero, sarà il collegio docenti a stendere un programma di assegnazione delle 33 ore annuali di insegnamento trasversale dell'Educazione civica, distribuite equamente in un'ora a settimana e su tutte le discipline affini insegnate nella Scuola primaria e negli istituti secondari di primo e secondo grado.

Per ciascuna classe sarà individuato anche un docente con mansione di coordinamento. In base a un primo programma ancora in fase di 'sperimentazione nazionale', ogni insegnante avrà un modulo con un numero di ore attinenti agli argomenti disciplinari presenti nel programma ministeriale, partendo dal rispetto delle norme sociali, giuridiche, stradali.

Nell'art. 2 si dichiara che l'insegnamento della disciplina nella scuola dell'infanzia e primaria ha l'obiettivo di sviluppare la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società, attuando delle iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile.

L'insegnamento dell'educazione civica non prevede modalità o argomenti differenti rispetto a circa 10-20 anni fa, in cui la disciplina costituiva materia integrante della classe di concorso exA043 materie letterarie nelle scuole di I grado: italiano, storia, geografia ed educazione civica.

Tematiche e obiettivi

Nella nuova introduzione, l'insegnamento dell'educazione civica prevede unità didattiche direttamente collegate alla materia scolastica insegnata dal docente assegnatario, seguendo i principi indicati al punto 1 e 2 secondo i quali l'educazione civica 'contribuisce a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri', inoltre 'sviluppa nelle istituzioni scolastiche la conoscenza della Costituzione italiana', etc.

Questi gli argomenti indicati nel documento delle Legge n.92, in sintesi tra i più significativi:

  • Costituzione e istituzioni dello Stato italiano e dell'UE
  • Agenda 2030 in materia di sviluppo sostenibile (introduzione del 25/09/2015)
  • elementi di diritto del lavoro
  • educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile
  • promozione eccellenze ambientali del proprio patrimonio
  • rispetto dei beni pubblici
  • cittadinanza attiva, rispetto delle regole

Docenti incaricati all'insegnamento dell'educazione civica

Non sarà dunque assunto un docente esterno di educazione civica. Le ore spettanti ad ogni docente non aumenteranno le ore della cattedra ordinaria (per esempio nella secondaria non potranno essere più di 18 h settimanali).

Il numero minimo di 33 ore annue dovrà svolgersi nell'ambito del monte orario obbligatorio previsto dall'ordinamento vigente. La legge prevede però l'utilizzazione della quota di ore autonomia per modificare il curriculo e raggiungere le ore stabilite, trattandosi del numero minimo previsto dal decreto.

In questo modo, nella scuola primaria e secondaria di primo grado, l'educazione civica sarà insegnata in contitolarità a docenti facenti parte dell'organico dell'autonomia presenti nella stessa scuola, mentre nella secondaria di II grado, saranno i docenti con abilitazione nelle materie giuridico-economiche a impartire l'insegnamento della disciplina.