quota 100 non supera la tanto odiata Riforma Fornero e resta una misura in via previdenziale solo per un triennio fino al 2021. E' quanto si evince dalle ultime dichiarazioni dell'esperto di previdenza e presidente del Patronato Inapi Domenico Cosentino che, in un'intervista rilasciata al portale "Pensioni per tutti", si concentra sulle prossime misure in tema previdenziale che, con molta probabilità, potrebbero essere inserite nella prossima Legge di Bilancio.

Quota 100 svuota gli uffici nella PA

Come ormai noto, il meccanismo della Quota 100 consente l'uscita anticipata a migliaia di lavoratori che hanno raggiunto almeno 62 anni di età anagrafica accompagnati dai 38 anni di versamenti contributivi ma nel contempo crea un vero e proprio 'terremoto' tra gli uffici della Pubblica Amministrazione visto che molti rischiano di rimanere vuoti anche a causa dei ritardi di nuovi concorsi per le assunzioni.

Tuttavia, l'esperto di previdenza ricorda alcuni temi fondamentali da riprendere in vista della riapertura del cantiere per la nuova Legge di Stabilità 2020 sulla quale si inizierà a lavorare dal prossimo autunno.

Si tratta della famigerata Quota 41, dei seimila esodati rimasti esclusi dalle precedenti salvaguardie e dell'indennizzo in favore dei commercianti. "Ci siamo resi conto che una delle richieste primarie è la quota 41 per tutti, ed effettivamente ci pare una richiesta corretta per chi, per under 60, ha già versato 41 anni di contributi e ha diritto a godersi il meritato riposo", ha spiegato ancora Consentino. Dal canto suo, infatti, il meccanismo della Quota 41 è uno degli obiettivi primari da sottoporre al Governo giallo-verde.

Quanto all'Opzione Donna, invece, il Presidente del Patronato Inapi ha ribadito che resta l'unica misura per quelle lavoratrici che intendono lasciare in anticipo l'attività lavorativa anche se dovranno fare i conti con il ricalcolo secondo il metodo contributivo che andrebbe a penalizzare non di poco l'assegno previdenziale.

Per questo motivo, Cosentino chiede la valorizzazione dei lavori di cura ai fini previdenziali come era stato richiesto anche dal sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Durigon.

Si mira a misure strutturali

Stando alle parole dell'esperto di previdenza, inoltre, la Quota 100 non supera la Riforma Fornero visto che non coinvolge la maggioranza di lavoratori precoci che sarebbero costretti ancora a lavorare.

Resta da escludere, però, una misura onnicomprensiva per tutti i lavoratori viste le differenti categorie ma si pensa a tante misure per ogni platea di aventi diritto create ad hoc ed in maniera strutturale: "Quota 100 sarà uno dei tanti interventi previdenziali ma non può essere considerata una riforma", ha concluso ancora Domenico Cosentino.