"Serve maggiore flessibilità in uscita dopo 62 anni o 41 anni di contribuzione" è una delle proposte del segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli in attesa della nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza che dovrebbe essere pronta entro il 30 settembre.

Come ormai noto, il sistema della Quota 100 potrebbe essere riconfermato nella nuova Legge di Bilancio ma al termine della sperimentazione prevista per il 2021, la misura non verrà più prorogata. La conferma è giunta anche dal neo ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri secondo il quale non si può più tornare indietro sugli interventi in materia previdenziale.

"È sbagliato modificare costantemente le regole del gioco", ha ribadito il ministro del Tesoro.

I sindacati propongono Quota 41

Tuttavia, il nuovo esecutivo giallo-rosso si è detto pronto a concentrarsi su altri delicati temi di stampo previdenziale da far salire sul treno della nuova Legge di Stabilità. E non mancano le proposte da parte delle sigle confederali Cgil, Cisl e Uil che, nonostante siano a conoscenza delle risorse economiche limitate mirano a nuovi interventi volti a garantire maggiore flessibilità in uscita. Sembra ormai quasi certa la conferma della proroga del regime sperimentale donna oltre il 31 dicembre 2019 mentre il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli, avrebbe chiesto al nuovo Governo, una misura volta a garantire il pensionamento a tutti coloro che hanno raggiunto i 41 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica.

Nella categoria rientrano i cosiddetti lavoratori precoci che, nonostante abbiano iniziato a lavorare in giovane età, non hanno ancora acquisito il diritto al pensionamento anticipato.

"Bisogna codificare che 41 anni di contribuzione bastano per andare in pensione a prescindere dall'età anagrafica", ha spiegato a Pensioni per tutti il segretario generale della Uil Domenico Proietti.

Mentre per il Presidente Inapi Domenico Cosentino, il diritto al pensionamento con Quota 41 dovrebbe essere esteso anche a tutti coloro che nonostante abbiano un'età inferiore ai 60 anni, hanno già maturato i 41 anni di anzianità contributiva. Fra le proposte delle parti sociali, inoltre, anche la risoluzione del nodo-esodati e il riconoscimento del lavoro di cura ai fini previdenziali.

Entro il 10 ottobre la Nadef in esame alla Camera

Tuttavia, si attende ancora il Def che dovrà quantificare le risorse da impiegare nella Legge di Bilancio e il Premier Giuseppe Conte avrebbe già convocato il vertice a Palazo Chigi dove parteciperanno il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro e i viceministri dell'Economia Antonio Misiani e Laura Castelli.