Quota 100 è una misura che molti addetti ai lavoro, politici e tecnici considerano sbagliata. Sulla misura si susseguono proposte di modifica, suggerimenti e ipotesi. La cancellazione di quota 100 potrebbe fare riemergere il problema esodati in maniera simile a ciò che accadde con la legge Fornero. Proseguire con la sperimentazione, invece, potrebbe lasciare in campo un ripido scalone per chi non avrà la fortuna di rientrare nella misura. Inoltre, c'è chi considera ingiusta e iniqua la quota 100. Ed è proprio questo il problema che ha evidenziato l'Inps, con il responsabile del comitato di vigilanza e indirizzo, Guglielmo Loy, che chiede al governo di apportare in maniera rapida e veoloce, magari già con la nuova manovra, gli opportuni aggiustamenti.
Quota 100 ingiusta
Quota 100 è una misura profondamente ingiusta e se a dirlo è direttamente uno dei dirigenti più importanti dell'Inps la cosa assume sicuramente una rilevanza maggiore. E' quanto ha affermato Guglielmo Loy a margine della presentazione del bilancio sociale Inps. Per Loy, e quindi per l'Inps, occorre sanare quanto prima una serie di ingiustizie che il sistema previdenziale evidenzia e che quota 100 accentua. Si tratta delle esigenze di chi non riesce a rientrare in quota 100 anche adesso che la misura è in azione. Il riferimento è a soggetti che sono in difficoltà nel raggiungere i 38 anni di contributi che la misura prevede, come lo sono le donne o i lavoratori precari, che non hanno carriere continuative tali da garantire l'accesso alla misura.
Per evitare che queste ingiustizie diventino ancora più gravi, secondo Loy, quota 100 deve rimanere in azione fino alla fine della sua sperimentazione. "Non si possono cambiare regole e norme previdenziali ogni anno", questo ciò che dice Loy, lasciando intendere che lo stop anticipato alla misura aumenterebbe i problemi. Il riferimento è al probabile scalone che si verrebbe a creare nel 2022.
Quando scadrà la sperimentazione, senza un intervento drastico di riforma, gli esclusi da quota 100 dovranno tornare a sottostare alle pesanti regole della legge Fornero, con la pensione che potrebbe allontanarsi di oltre 5 anni. Nascerebbe quindi un'altra ingiustizia alle già tante che la misura prevede.
Cosa propone l'Inps
Quota 100, quindi, deve restare, ma anche per l'Inps occorre correggerla e migliorarla. Bisogna fare subito perché, secondo Loy, molti lavoratori non possono aspettare anni, cioè fino al 2021 per vedere cambiare qualcosa. In pratica, secondo il responsabile Inps, la quota 100 ha creato ancora più iniquità nel sistema, con moltissima gente che non può utilizzarla. In primo luogo le donne, che numeri alla mano hanno utilizzato poco il nuovo canale di uscita. Qui Loy propone un bonus alle donne da poter utilizzare anche per le altre uscite previste dalla vigente normativa. Ok alla proroga di opzione donna, ma occorre allargare all'universo delle lavoratrici anche le misure per precoci e usuranti.
Anche i lavoratori precari e discontinui sono vessati dalle regole di sistema. "Non tutti possono lavorare fino a 67 anni e magari nemmeno fino a 63 o 64, dipende dal tipo di lavoro che si fa. Ci sono poi i disoccupati, che a 60 anni difficilmente riescono a ricollocarsi. Ecco perché occorre prevedere agevolazioni per queste tipologie di persone, agevolazioni dal punto di vista dei contributi.