In base alla prima bozza della legge di Bilancio del 2020 che è già stata approvata in CdM, nei nuovi piani del governo - così come contenuto anche nella nota di aggiornamento al DEF - pare esserci l'intenzione di arrivare ad un taglio del cuneo fiscale al fine di aiutare i lavoratori medio - poveri. Questa potrebbe essere una delle principali manovre proposte dal governo per sostenere i lavoratori dipendenti.

I lavoratori coinvolti nella nuova manovra

Il taglio del cuneo fiscale potrebbe andare a riguardare una platea di circa 15 milioni di lavoratori italiani, ovvero tutti coloro che attualmente percepiscono uno stipendio annuale tra gli 8 mila e i 35 mila euro.

In questo modo rientreranno nella manovra sia coloro che già percepiscono gli 80 euro del bonus Renzi, ma anche coloro che attualmente, guadagnando più di 26 mila euro all'anno, ne sono esclusi. La cifra a cui dovrebbe ammontare il nuovo bonus proposto dal governo è di circa mille euro annuali in busta paga per i lavoratori che guadagnano tra gli 8 mila e i 33 mila euro all'anno e un aumento di 500 euro per coloro che invece guadagnano dai 33 mila ai 35 mila euro all'anno. Secondo le fonti del governo tutti i lavoratori che ne avranno diritto potrebbero iniziare a beneficiarne già a partire da maggio 2020. Si tratta di un investimento costato al governo circa 16 miliardi e che potrebbe concretamente aiutare le fasce di lavoratori medio - poveri attraverso una riduzione delle tasse da pagare.

Le prime analisi sul possibile taglio del cuneo fiscale

Dalle prime analisi relative al possibile taglio del cuneo fiscale previsto dal governo per il 2020 il primo dato che emerge è che comunque la manovra non riguarderà quella parte di popolazione che guadagna meno di 8174 euro all’anno, ovvero la fascia di popolazione più povera che tuttavia potrà comunque continuare a contare sul nuovo reddito di cittadinanza.

Coloro che invece rientreranno nel provvedimento si vedranno aggiungere in busta paga circa 85 euro al mese. Pertanto chi già riceve già il bonus Renzi potrebbe vedere un aumento minimo di 3-5 euro al mese, mentre coloro che prima non rientravano nel bonus si vedranno erogare in busta paga 85 euro in più al mese.

Le modalità del possibile taglio del cuneo fiscale

In questo momento gli 80 euro del bonus Renzi sono un credito Irpef che il datore di lavoro anticipa ai propri dipendenti in busta paga e che poi recupera attraverso l’F24. Il nuovo bonus invece potrebbe essere una deduzione speciale che si andrà ad aggiungere a quelle già presenti nella busta paga del lavoratore (quella del lavoro dipendente e quella per i figli).