Dopo le dimissioni del ministro dell'istruzione Lorenzo Fioramonti, molti insegnanti si chiedono se ci sarà una posticipazione nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei bandi che dovrebbero portare nelle scuole italiane secondarie oltre 48 mila nuovi docenti.
Il timore degli insegnanti interessati ai concorsi scuola: possibili i rallentamenti?
Dalle ultime notizie fatte circolare sulla stampa online si è appreso che poco prima delle dimissioni il ministro Fioramonti ha redatto con i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals) un accordo o verbale di conciliazione nel quale ha programmato la pubblicazione dei bandi per i primi giorni di febbraio 2020.
Ecco quindi che dopo la sua uscita di scena ci si chiede se sarà rispettata la tempistica prevista dell’accordo-verbale proprio perché i tempi potrebbero ulteriormente allungarsi per via del fatto che deve essere nominato un nuovo ministro.
Come noto il concorsone Scuola fu già rinviato una prima volta per la caduta del governo Conte, ad opera di Matteo Salvini. In questo caso però, proprio per non perdere tempo si sono già individuati i successori del ministro Fieramonti. Saranno due i ministri designati: Lucia Azzolina per l’istruzione e Gaetano Manfredi per Università e Ricerca, dopo l'intenzione di “spacchettare” il Miur tra Istruzione da una parte e Ricerca e Università dall’altra.
Per ora il Miur è stato affidato ad interim al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Per la nomina ufficiale dei nuovi ministri ci vorrà però ancora del tempo visto l’iter burocratico piuttosto lungo, dovendo il governo approvare prima il decreto-legge che allarga il numero dei ministeri, anche con l’aiuto della Corte dei Conti. É quindi ipotizzabile che Azzolina e Manfredi presteranno giuramento dinnanzi al presidente Mattarella, assumendo quindi la piena direzione dei dicasteri, solo dopo la prima metà di gennaio.
Azzolina e Manfredi saranno nominati ministri solo dopo metà gennaio
Sebbene gli stessi sindacati abbiano lasciato l’allarme di un rallentamento dei tempi per la realizzazione dell’accordo-verbale preso il 19 dicembre scorso con Lorenzo Fioramonti, il Miur è già al lavoro per la stesura dei bandi del concorso ordinario e straordinario scuola.
Lo slittamento della riunione tra Miur e sindacati, prevista in origine il 7 gennaio, cosí come le nuove nomine in programma, non dovrebbero quindi influire sull’iter dei concorsi e sugli altri obiettivi del Ministero dell’Istruzione. Anche perché quest’ultimo è chiamato a dirimere molte questioni: dal rinnovo del contratto, scaduto da oltre un anno, al precariato storico da cancellare, fino alle tante nomine da realizzare. Visto che, cosí come prevede il Decreto scuola entrato in vigore lo scorso 29 dicembre, le assunzioni da concorso straordinario dovranno partire da settembre 2020, potrebbe essere lo stesso Giuseppe Conte ad approvare i vari provvedimenti amministrativi. Come noto, il bando straordinario, valido per la scuola secondaria statale di I e II grado, è aperto agli insegnanti con diploma di laurea magistrale valido per l’accesso alla classe di concorso d'interesse e che abbiano prestato almeno 3 anni di servizio a partire dall’anno scolastico 2008/2009.
I requisiti per l’accesso al concorso ordinario, sono i seguenti: abilitazione specifica sulla classe di concorso oppure laurea (magistrale o a ciclo unico coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) e 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.