Il riscatto della laurea a condizioni agevolate sarà possibile anche per chi ha superato i 45 anni di età. La novità è contenuta nella circolare Inps numero 6/2020 con la quale vengono chiariti i dubbi sorti in seguito all’entrata in vigore del decreto legge 4/2019, lo stesso istitutivo di Quota 100. Decreto che ha introdotto la possibilità di riscattare gli anni di studio universitari a condizioni particolarmente vantaggiose rispetto a quelle normalmente previste fornendo, in questo modo, una possibilità di accesso alla pensione anticipata per i laureati che abbiano cominciato tardi il loro percorso lavorativo.

Inizialmente, infatti, tale possibilità sembrava essere limitata agli under 45 che avevano cominciato a versare contributi dopo il 1996, ma la citata circolare Inps chiarisce che l’accesso al riscatto della laurea agevolato è possibile anche per chi, avendo superato la soglia dei 45 anni, ha compiuto il suo percorso universitario negli anni antecedenti al 1996.

La circolare Inps allarga la platea dei beneficiari del riscatto della laurea agevolato

Si allarga la platea di quanti possono accedere al riscatto agevolato della laurea, introdotto nel decreto del gennaio 2019 per volere di M5s, Pd, Italia Viva e Leu. Cade, infatti, il limite anagrafico dei 45 anni, superato grazie alla circolare Inps che chiarisce come l'opzione possa essere esercitata anche dagli ex studenti che abbiano superato questa soglia ed abbiano cominciato a versare contributi prima del 1996, anno in cui è è entrato in vigore il sistema contributivo.

Anche questi contribuenti, quindi, potranno calcolare ai fini pensionistici gli anni di studio, versando circa 5.000 euro per ogni anno da riscattare, con un risparmio stimato intorno al 50% rispetto alle regole del riscatto ordinario, unica possibilità prevista prima del decreto 4/2019. Un vantaggio che si evidenzia anche con il fatto che, l’importo complessivamente dovuto, potrà essere versato in 120 rate mensili.

Da registrare, comunque, che gli ultra 45enni che decideranno di usufruire di questa possibilità, nel caso in cui abbiano maturato tra i 15 e i 18 anni di contributi al 1995, di cui almeno 5 con il sistema contributivo, dovranno obbligatoriamente optare per il metodo di calcolo contributivo, il che comporta, comunque, una decurtazione dell’assegno pensionistico.

Chi può usufruire del riscatto della laurea ai fini pensionistici

Ricordiamo che il riscatto degli anni di studio a fini pensionistici può essere richiesto dal lavoratore iscritto ad una delle gestioni Inps per le quali il richiedente possa vantare almeno un contributo versato. Possono essere riscattati anche solo alcuni degli anni di studio, mentre restano comunque esclusi gli anni fuori corso e gli anni nei quali i contributi coincidono con gli anni di studio, come nel caso degli studenti-lavoratori.