Sul sito del Ministero dell’Istruzione è stata pubblicata l’Ordinanza relativa alla mobilità del personale docente valida per l’anno scolastico 2020/2021. L’esito dei movimenti sarà pubblicato il 26 giugno 2020. Resta invariata la percentuale dei posti disponibili per le immissioni in ruolo. Nessuna modifica, al momento, neppure per i blocchi sulla mobilità. Secondo il Ministro Azzolina, infatti, è giusto che a tutti i docenti assunti lontano dalla propria famiglia venga data la possibilità di inoltrare domanda di trasferimento, a prescindere dal momento che il Paese sta vivendo.
Il personale docente potrà presentare domanda dal 28 marzo al 21 aprile 2020.
Posti disponibili Mobilità
Mentre l’emergenza sanitaria ha portato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a sospendere le attività didattiche, con la relativa chiusura di tutte le scuole d’Italia di ogni ordine e grado, il Ministero della Pubblica Istruzione non si ferma, al momento restano confermati test per l’accesso al Tfa Sostegno, rimandati al 18 e 19 maggio e anche i Concorsi con determinazione ordinaria e straordinaria e, in data 23 marzo, il Miur ha pubblicato anche l’Ordinanza relativa alla prossimo mobilità.
Per l’anno scolastico 2020/21 i posti destinati alle immissioni in ruolo sono stati suddivisi con la seguente modalità:
- Il 50% dei posti disponibili è destinato alle immissioni in ruolo.
- Il 30% dei posti disponibili è destinato alla mobilità territoriale.
- Il 20% dei posti disponibili è destinato alla mobilità professionale.
E’ bene chiarire che nella fase dei trasferimenti, avranno la precedenza prima gli spostamenti su comune, a seguire quelli provinciali e, infine, i trasferimenti interprovinciali.
Posti disponili 'quota 100' per Mobilità
Rimane da chiarire il modo in cui verranno utilizzati i posti resi disponibili dai pensionamenti di 'quota 100' i quali erano stati tagliati fuori dalla precedente Mobilità 2019. Assegnarli quest’anno con l’obiettivo, però, di non creare disparità tra i docenti dovrebbe essere la scelta più sensata.
Rendere disponibili questi posti per la Mobilità 2020 potrebbe creare una grave disparità nei confronti dei docenti che potevano ottenere il trasferimento su quei posti nella precedente Mobilità e che, invece, ne vedrebbero l’occupazione da parte dei nuovi assunti, con il medesimo diritto.
Blocchi per i docenti Mobilità
Confermati i blocchi sulla Mobilità, impossibile discutere i punti con i sindacati, vista la grave situazione causata dalla diffusione del coronavirus che ha stravolto il mondo della Scuola.
I blocchi in vigore sono i seguenti:
-blocco quinquennale per quanto riguarda i docenti assunti da graduatoria di merito del concorso con data 2018 con riferimento al DM 631 del 25 settembre 2018. Questo blocco è valido a partire dal primo settembre 2019 e prevede l’impossibilità di chiedere trasferimento o passaggio di ruolo nei cinque anni successivi. Lo stesso blocco riguarderebbe i nuovi assunti a partire dal 2021, a prescindere dal canale di reclutamento (GAE, Concorso, GMR) a cui dovrebbe essere impedito anche di chiedere utilizzazione e assegnazione provvisoria.
-Oltre al blocco quinquennale, al momento rimane in vigore anche quello triennale, già in vigore nell’anno in corso, e che fa riferimento alla fase di Mobilità 2019.
I docenti che, a richiesta, hanno ottenuto trasferimento o passaggio nella scuola scelta, hanno l’obbligo di rimanerci per tre anni, senza la possibilità di chiedere un nuovo trasferimento. Tale blocco riguarda i docenti di ogni ordine e grado. Le principali sigle sindacali con riferimento alla scuola, FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA avevano sperato in un accordo con il Miur per attuare una deroga che nell'ultimo triennio è sempre stata applicata, ma al momento i blocchi restano confermati.