In data odierna la Protezione Civile ha presentato i nuovi dati ufficiali sulla diffusione del Coronavirus in Italia.

Alla data del 23 Marzo 2020, i positivi al COVID-19 sono 63.927, con un incremento di 4.789 rispetto al 22 Marzo. Il numero di decessi cresce di 602, per un totale nazionale pari a 6.077. Le buone notizie arrivano dai guariti, 408 in 24 ore e totale che sale a 7.432. I dati degli ultimi giorni hanno costretto alcune regioni, tra cui Lombardia, Emilia Romagna e Calabria, ad emettere ordinanze specifiche con restrizioni maggiori a livello locale.

In seguito, il Governo ha provato a porre chiarezza prima diramando l’ordinanza del Ministero della Salute e del Ministero dell’Interno del 22 Marzo 2020, poi annunciando e successivamente pubblicando in Gazzetta Ufficiale il DPCM 22 Marzo 2020. Come effetto di tali provvedimenti, molte attività economiche saranno chiuse fino al 3 Aprile.

Numerosi i vincoli posti anche agli spostamenti al di fuori del proprio comune di residenza o domicilio, permessi solo in caso di urgenza, per ragioni mediche e per lavoro. Il provvedimento è stato in parte criticato dai sindacati e da alcuni governatori delle Regioni, secondo i quali i provvedimenti presi a livello nazionale sarebbero più blandi di quanto necessario o imposto nelle rispettive regioni.

Intanto nel mondo si registra nuovamente il boom dei casi negli USA, mentre i positivi in Spagna superano quota 30.000 e in Germania 25.000.

Coronavirus, bollettino del 23/03

Nuovo bollettino rilasciato dalla Protezione Civile nella data di oggi 23 Marzo 2020: il Dott. Borrelli, direttore di dipartimento, ha confermato che i casi totali di Coronavirus in Italia sono 63.927, con 6.077 morti e 7.432 guariti dall’inizio dell’epidemia.

Di seguito i dati confermati a livello regionale: la Lombardia resta la regione più colpita con 3.251 nuovi casi ed un totale che sale a 25.515; in Emilia Romagna i nuovi positivi sono 737 che portano il totale a 6.705; salgono i casi anche nel Veneto che registra 586 malati in più rispetto a ieri ed un totale di 4.617; 291 nuovi positivi anche in Piemonte, una delle regioni più in difficoltà in questi giorni, e valore complessivo che si porta a 3.752; casi in crescita anche in Toscana che a causa dei 219 nuovi malati vede salire il totale a 2.012; nelle Marche si contano 172 casi nuovi e un totale da inizio epidemia pari a 2.153; crescita di casi anche in Liguria, che con più 215 malati raggiunge quota 1.436; in Campania, nonostante la pressione delle istituzioni locali, i contagi salgono di 95 unità e il loro totale a 844; nel Lazio, Roma pare resistere, ma si contano comunque 182 nuovi casi per un totale di 1.190; nelle ultime 24 ore crescono di molto i malati in Sicilia, 82 nuovi casi ed un totale di 490 che ha spinto il governatore Musumeci a chiedere maggiori provvedimenti al Governo centrale; in Friuli Venezia Giulia, una delle regioni più in difficoltà negli ultimi giorni, i casi nuovi sono 134 e il totale 790; in Abruzzo si contano oggi 80 nuovi positivi e 529 casi totali; in Puglia nelle ultime 24 ore si sono registrati 94 casi di Covid-19 e il loro totale è salito a 675; in Umbria i nuovi positivi sono 67 e i malati totali raggiungono quota 462; il conteggio di malati totali sale a 621 a Bolzano a causa dei 73 casi in più rispetto al precedente bollettino; crescita percentualmente sostenuta anche in Calabria dove si registrano 28 nuovi casi ed un totale di 235; in Sardegna i dati aggiornati recitano 330 malati totali e 37 nuovi casi nelle ultime 24 ore; in Valle d’Aosta si contano 49 nuovi positivi che portano il totale a 313; a Trento sono 140 i tamponi positivi nella giornata di oggi, con il totale che sale a 782; cresce di molto il contagio in Basilicata rispetto ai dati dei primi giorni, sono infatti 14 i nuovi casi per un totale di 66; infine, il Molise si conferma la regione con meno casi d’Italia, solo 11 nuovi positivi ed un totale di 61.

La situazione in Europa e nel resto del Mondo

Crescono a circa 360.000 i casi di COVID-19 confermati a livello mondiale, complice l’ennesima impennata di ieri. I decessi hanno raggiunto la triste quota di 16.000 mentre i casi gravi sono quasi 12.000. Il paese più in difficoltà dopo l’Italia sono gli Stati Uniti che hanno raggiunto quota 35.000 positivi con lo Stato di New York particolarmente colpito. Grave anche la situazione in Spagna dove oggi si contano più di 4000 nuovi malati e oltre 400 morti. In costante crescita il numero di positivi in Germania, Francia e Inghilterra, mentre tra i paesi più piccoli è sempre la Svizzera a palesare maggiori difficoltà con oltre 8000 casi accertati. Uscendo dai confini europei, Cina, Corea del Sud e Giappone sembrano aver la situazione ormai sotto controllo, mentre soffre l’Iran (23.000 casi e 1800 morti).

Nelle ultime ore si aggravano anche le situazioni di Israele, che ha superato i 1000 casi, e del Sud Africa (+50% dei casi in un giorno). Ormai la maggior parte degli Stati del mondo ha implementato restrizioni che variano dal lockdown a semplici regolamenti comportamentali senza che però questo abbia sensibilmente rallentato la diffusione della pandemia.