Il mondo politico resta diviso sulla regolarizzazione dei braccianti nelle campagne e non pare riuscire a trovare un accordo. Nel frattempo il sindacalista Aboubakar Soumahoro, intervistato da Repubblica questo 8 maggio, chiede a gran voce di intervenire per garantire i diritti a tutti i lavoratori della terra senza escludere nessuno.
Soumahoro si dichiara pronto allo sciopero se il governo non prenderà una decisione. Chiede che per i braccianti ci siano più "diritti e dignità" e vuole ricordare come nelle campagne non ci siano solo migranti stranieri, ma anche tanti italiani che ogni giorno vengono sfruttati con contratti irregolari per pochi euro l'ora.
Braccianti, Soumahoro minaccia lo sciopero
Intervistato da Repubblica, il sindacalista Aboubakar Soumahoro denuncia le durissime condizioni di lavoro per i braccianti agricoli del Sud Italia. E si dichiara pronto anche allo sciopero se il governo non interverrà per regolarizzare la posizione di moltissimi lavoratori sfruttati.
Il sindacalista Usb ricorda che nelle campagne ci sono anche molti italiani che lavorano senza contratto per pochi euro l'ora. Si tratta di una vera e propria situazione di "schiavitù" che non interessa solamente i campi ma anche le città. In particolare spiega: "Nelle strade ci sono gli immigrati che i decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini hanno reso sempre più clandestini".
Braccianti, il sindacalista chiede la fine della schiavitù
"Chiediamo la regolarizzazione per tutti, non solo per qualcuno". Con queste parole inizia l'intervista al sindacalista Usb Soumahoro che chiede di intervenire per i diritti dei lavoratori e non soltanto per salvare l'attuale stagione di raccolta e fare così un favore alle aziende che si occupano della grande distribuzione.
A suo avviso bisogna regolarizzare tutti con la concessione di un "permesso di soggiorno temporaneo" in modo da consentire alle persone di avere un dignitoso contratto di lavoro. Così facendo si potrà abolire quella che definisce senza mezzi termini "la schiavitù" all'interno delle campagne italiane.
Poiché "unione" significa non lasciare indietro nessuno: i braccianti hanno deciso di donare una parte dei loro generi alimentari alle famiglie italiane in difficoltà. #regolarizzazione
— Aboubakar Soumahoro (@aboubakar_soum) May 6, 2020
Soumahoro: 'Questa è schiavitù'
Il sindacalista racconta di aver passato un'intera giornata a distribuire guanti e mascherine ai braccianti delle campagne pugliesi e lucane. Molte persone sono costrette a vivere nei ghetti, nelle baracche. "Questo è un problema da risolvere". E la regolarizzazione è solamente il primo passo da compiere per garantire diritti ai lavoratori della terra.
Soumahoro ricorda che anche nelle città ci siano tante forme di schiavitù: "Nelle città i braccianti si chiamano rider.
Anche loro vengono lasciati a lavorare senza tutele e sono pagati una miseria". E nelle strade restano gli immigrati che per effetto dei decreti sicurezza diventano sempre più clandestini.
Braccianti, tanti italiani nei campi per pochi euro l'ora
Soumahoro ricorda che ci sono tanti italiani che ogni giorno lavorano per pochi euro nelle campagne. Ricorda che a Venosa ad esempio "Ci sono persone, all'80% italiani, che raccolgono asparagi per tutto il giorno e si spaccano la schiena per 3,5 euro l'ora, quando la paga del contratto è doppia". Prima di aggiungere: "Vogliamo diritti e dignità. Un lavoro pagato il giusto. Vogliamo essere trattati come persone e non come braccia usa e getta".
E sul recente dibattito politico in merito alla regolarizzazione dei migranti il sindacalista auspica una legge che compia un salto di mentalità.
Il permesso di lavoro di 3-4 mesi pensato da parte del Governo viene valutato in modo positivo: l'importante è che quel permesso si possa convertire in un contratto di lavoro.
La nostra quarta tappa sui sentieri della miseria lungo la filiera del cibo ci porta a Venosa, in Basilicata, per distribuire cibo e dispositivi di protezione individuali ai braccianti: invisibili ai diritti, ma visibili allo sfruttamento. #regolarizzazione pic.twitter.com/YAVk7wM0p6
— Aboubakar Soumahoro (@aboubakar_soum) May 6, 2020