Novità in arrivo per i percettori del Reddito di cittadinanza. Da settembre, infatti, scatta il meccanismo di verifica previsto dal decreto ministeriale del 2 marzo 2020 che prevede tagli all’assegno mensile fino al 20% nel caso in cui la cifra riconosciuta al beneficiario nel mese precedente non sia stata spesa interamente. Lo conferma il messaggio numero 2975/2020 diffuso sul sito Inps il 28 luglio, nel quale vengono chiarite le modalità di controllo delle spese e l’entità dei tagli che entreranno in vigore a partire dal prossimo mese di settembre, con verifiche che saranno di tipo mensile e semestrale.
La novità riguarda anche gli assegnatari della Pensione di cittadinanza.
Tagli al Reddito di cittadinanza, da settembre i controlli mensili
Come previsto dalla legge che regola il funzionamento di Reddito e Pensione di cittadinanza, da settembre entrano in funzione i controlli per accertare che gli assegni vengano effettivamente spesi nel mese successivo all’erogazione. Si intende garantire, in questo modo, l’assolvimento dell’obiettivo primario che il legislatore ha inteso perseguire con l’istituzione del sussidio, vale a dire la soddisfazione delle esigenze primarie del nucleo familiare assegnatario.
Secondo i chiarimenti forniti col citato messaggio Inps, i controlli sulle spese saranno sia mensili che semestrali.
Per quanto riguarda i controlli mensili, a partire dal 31 agosto 2020 l’Istituto effettuerà una verifica fra quanto disponibile sulla carta Rdc nell’ultimo giorno del mese e il valore della ricarica mensile. Nel caso in cui il saldo risultante a fine mese fosse superiore all’assegno mensile, la ricarica del mese successivo a quello del controllo, in questo caso settembre 2020, subirebbe un taglio corrispondente, con un minimo di 8 euro e un massimo del 20% del valore del sussidio assegnato.
Ad esempio, se l’importo mensile è pari a 600 euro, ma a fine agosto risultano giacenti ancora 200 euro sulla carta, l’assegno del mese di settembre sarà di 480 euro, per effetto di un taglio di 120 euro (il 20% di 600 euro). Nel conteggio della giacenza non saranno considerate eventuali erogazioni di arretrati e, ovviamente, l’importo dell’assegno mensile.
Da gennaio i controlli semestrali sulle spese del Reddito di cittadinanza
Per quanto riguarda i controlli semestrali, questi partiranno da gennaio 2021 e consisteranno in una verifica, effettuata mensilmente, delle cifre non spese nel semestre precedente con conseguente taglio, nel mese successivo, della cifra eccedente il beneficio mensile.
Ad esempio, se nel periodo luglio 2020-gennaio 2021 risulteranno 1.000 euro non spesi, al netto di quanto erogato nell’ultimo mese e di eventuali arretrati, a fronte di un assegno mensile di 600 euro, nel mese di febbraio 2021 l’importo sarà tagliato di 400 euro.
I tagli in caso di sospensione o interruzione del sussidio Inps
Nei casi di sospensione o di interruzione del sussidio, gli eventuali tagli saranno effettuati sulla prima mensilità nella quale l’erogazione sarà riattivata. Nei casi di cessazione del beneficio, invece, la carta sarà disattivata sei mesi dopo l’erogazione dell’ultima ricarica e le eventuali somme residue non saranno più disponibili.