Il governo presieduto dal premier Giuseppe Conte sta già lavorando per comprendere come gestire il “salto” che si verrà a creare con le uscite dal lavoro al termine di "Quota 100", che attualmente prevede l’accesso alla pensione anticipata a 62 anni ma con almeno 38 anni di contributi. Lo ha spiegato il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, secondo cui è stata una “idea non saggia” quella di mettere in campo una delle misure simbolo, insieme al reddito di cittadinanza, del governo gialloverde.
Pensioni, intervento di Gualtieri ad Assisi: ‘Quota 100 scelta non saggia’
"Quota 100 non è stato un utilizzo saggio delle risorse - ha detto il ministro dell’Economia - perché concentrata su una platea ristretta quando esistono tanti problemi".
Gualtieri ha ricordato che la misura, introdotta in via sperimentale, finirà tra non molto, in particolare andrà a conclusione il 31 dicembre del 2021, “e fortunatamente – ha fatto notare l'esponente del governo dal palco del 'Cortile di Francesco' ad Assisi - ha avuto un costo minore del previsto, perché non ha funzionato nemmeno tanto bene".
Ancora non è chiaro quali siano le intenzioni del governo dopo la fine della sperimentazione di Quota 100. Pare di capire che questa formula non verrà resa strutturale, non è da escludere però che possa essere prorogata.
Anche su questo punto il governo non sembra avere le idee chiare ma ha comunque già avviato il confronto con i sindacati che pressano per "Quota 41".
Il ministro dell’Economia: ‘Sulle pensioni tavolo guidato dal ministero del Lavoro’
"Naturalmente - ha detto il ministro dell’Economia - si pone il tema di cosa fare dopo”. Proprio per discutere di questo Nunzia Catalfo, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, ha già avviato un tavolo di confronto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e un nuovo incontro sul dossier Pensioni è previsto il prossimo 25 settembre, conferma Gualtieri.Ovviamente, al di là di ogni formula, bisognerà fare i conti con le risorse disponibili, facendo attenzione a non far saltare la sostenibilità delle finanze pubbliche.
Affrontando invece le questioni legate al lavoro, Gualtieri ha spiegato che saranno previsti altri aiuti per le imprese che ancora si trovano in una situazione difficile per la crisi provocata dall’emergenza Covid, ma ha anticipato che non ci sarà più la "cassa integrazione generalizzata e gratuita per tutti".
Questi sono alcuni dei punti toccati oggi ad Assisi dal ministro Gualtieri che, a proposito della nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, ha fatto sapere che arriverà tra il 28 e il 29 settembre al vaglio del Consiglio dei ministri.