È stato posticipata a venerdì 27 novembre la scadenza del bando di concorso Arpal da 236 posti. Il bando, aperto il 9 novembre e con la scadenza stabilita alle 13 del 13 novembre, ha suscitato non poche polemiche, soprattutto tra i partiti dell'opposizione del Consiglio della Puglia e del sindacato Cgil, proprio per la scadenza della presentazione delle domande di candidatura stabilita nel giro di quattro giorni dall'uscita del bando stesso e per le modalità di svolgimento delle selezioni con gli esami previsti online. Intanto si hanno maggiori dettagli di come candidarsi, con le quattro domande alle quali è necessario rispondere all'atto dell'invio del curriculum, prima dello svolgimento degli esami orali da remoto che, dunque, possono essere espletati anche a distanza.
Concorso Arpal, bando per 236 assunzioni con scadenza al 27 novembre: le quattro domande delle selezioni
Nel bando di concorso Arpal è prevista l'assunzione di 236 istruttori del mercato del lavoro, categoria C, immissione a tempo determinato in somministrazione e procedura delle selezioni affidata alla società di lavoro interinale JobItalia. Per candidarsi è necessario aprire la pagina di JobItalia e procedere con la ricerca di Istruttori mercato del lavoro (la posizione, infatti, non è presente tra quelle della home page). Cliccando sul bando di riferimento, si ritrova la descrizione del profilo che l'agenzia ricerca, il form da riempire con i propri dati e le quattro domande aperte alle quali il candidato dovrà dare risposta per formalizzare il proprio interesse all'annuncio di lavoro.
Le domande sono nell'ordine:
- la descrizione dei propri interessi;
- la disciplina del licenziamento per giusta causa, con una descrizione da riportare;
- come si avviano i procedimenti amministrativi;
- le fonti primarie e secondarie del diritto.
Concorso Arpal, le procedure per candidarsi e le prove previste dal bando
Proprio le procedure di candidatura al bando di concorso per istruttori del mercato del lavoro hanno fatto storcere il naso ai partiti di opposizione al Consiglio regionale della Puglia.
Non si capisce, nel dettaglio, a quale disciplina facciano riferimento le domande. Considerando che il bando di concorso non ha particolari tematiche, non viene stabilito un eventuale punteggio alle domande, risultato che potrebbe essere comunque ininfluente ai fini dell'assunzione, dato che la vera selezione avverrà solo in seguito a un colloquio che "potrà essere svolto anche da remoto".
Rispetto a queste incongruenze, la Cgil regionale ha chiesto la convocazione delle parti affinché il bando di concorso per 236 istruttori del lavoro "non diventi l'ennesima beffa ai danni dei lavoratori".