Parte anche quest'anno il bando della Cassa Forense per l’assegnazione di contributi per l’acquisto di strumenti informatici per tutti gli avvocati e gli studi legali che ne facciano richiesta. Una buona notizia, alla luce anche del periodo di crisi che stanno vivendo più in generale tutti i liberi professionisti.

Destinatari dei rimborsi e requisiti per partecipare

Il bando è rivolto ad avvocati e praticanti avvocati che, alla data della sua pubblicazione, siano iscritti alla Cassa o con procedimento di iscrizione alla Cassa Forense in corso. Non bisogna essere né sospesi né cancellati dall’Albo.

Prima di poter inoltrare la domanda, inoltre, è indispensabile esser in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere in regola con le comunicazioni reddituali alla Cassa Forense (Modello 5)
  • non aver beneficiato di rimborso per le stesse causali da parte di altri Enti.

Il contributo è pari al 50% della spesa complessivamente documentata e rimborsabile al netto di Iva. Non saranno rimborsate spese che non superino le 300 euro o che invece abbiano un importo superiore a 1500 euro. Gli acquisti devono essere avvenuti nel periodo dal 1° gennaio 2020 fino alla data di pubblicazione del bando.

Termini di scadenza e gli strumenti informatici che è possibile acquistare

L'inoltro della domanda deve avvenire entro e non oltre il 30 settembre, consultando la specifica procedura on-line presente sul sito internet della Cassa Forense.

Tutti gli avvocati interessati devono allegare le dichiarazioni dei redditi 2020 e la copia della fattura relativa all’acquisto di nuovi strumenti informatici intestata all'avvocato richiedente.

L'elenco delle spese rimborsabili è abbastanza vasto: vi si trovano quelle per l’acquisto di Pc fisso e portatile, tablet, scanner, stampante, licenze, software, fotocopiatrice, monitor, licenza antivirus, firewall, acquisto di know-how giuridico (come l’inglese Practical Law).

All'uopo è stato previsto uno stanziamento complessivo di € 2.000.000,00 per l’acquisto di questi strumenti informatici destinati all’esercizio della professione legale. Di tali contributi si può perciò beneficiare fino ad esaurimento fondi.