Con l'entrata in vigore del Decreto Milleproroghe, sono state approvate una serie di novità che riguardano i bandi pubblici. In particolare proprio per perseguire l'obiettivo di potenziare la Pubblica amministrazione nell’ambito del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr), è stata prevista una modalità di selezione più rapida per le procedure concorsuali che potrebbero tutte concludersi entro il limite di 100 giorni. Tale modus operandi dell'iter concorsuale è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022. Questo consentirà di anticipare i tempi di assunzione e immissione in servizio.

In particolare tale modalità semplificata riguarda le due prove svolte solitamente in forma scritta. Per esse è stato previsto non sono una riduzione da due a una sola prova scritta, ma anche che quest'ultima venga svolta in forma digitale.

Via la prova orale per alcuni bandi: ancora in forse il concorso all'Inps

Un'altra novità invece riguarda la prova orale, che per alcuni bandi sarà soltanto eventuale. Quest'ultima ovviamente non riguarderà i bandi già avviati, per i quali sia già partita la selezione attraverso le varie prove d’esame.

Fra i bandi per i quali non è prevista la prova orale c'è il bando Ripam, per 2293 diplomati; quello Enac, con 54 collaboratori; l'Ispettorato del Lavoro, con 1249 assunzioni; quello della Regione Puglia, con 721 assunzioni; quello della Regione Calabria, con 456 posti; quello della Regione Sicilia, con 1024 posti; quello della Regione Lombardia, con 50 posti.

Riguardo al concorso Inps di 1858 consulenti della protezione sociale, non essendo ancora state espletate le preselettive, ci potrebbe esser la possibilità di modificarlo eliminando la prova orale. In questo caso dovrebbero riaprirsi i termini per inoltrare la domanda al concorso.

Il nuovo Direttore Generale dell’Inps, Vincenzo Caridi dal canto suo, ha espresso con favore la possibilità di accelerare e semplificare l'iter concorsuale con la cancellazione dell'orale.

Concorsi pubblici, le novità sui bandi previsti nel 2022

Viene prevista anche un’estensione della platea degli Enti che potranno fruire della proroga dei termini per le assunzioni. In particolare le PA sono: le agenzie, l comparto Sicurezza e difesa, Polizia e corpo dei Vigili del Fuoco; le amministrazioni dello Stato, gli Enti pubblici di ricerca; le Università statali; l'Avvocatura dello Stato, i Ministeri, la Guardia di Finanza; la Camera dei Deputati.

Sono previste poi delle stabilizzazioni del personale precario della PA, purchè il personale abbia maturato almeno otto anni di servizio, anche non consecutivi, entro il 31 dicembre 2023.