Si può immaginare la gioia e la soddisfazione di un ragazzo di 33 anni e di sua madre nel veder finalmente riconosciuta dai giudici la paternità biologica del giovane. Peccato solo che il padre, quello vero, morto tanti anni fa, non potrà mai godere di questa gioia. Ma per capire la storia di Giuseppe, nome di fantasia, bisognerà risalire agli anni '80. Questi anni caratterizzati dal senso di vergogna e proibizione portarono due giovani adolescenti a separarsi per colpa delle famiglie.

Frutto di un legame tra cugini 15enni

Alla base dell'opposizione famigliare non c'era solo il fatto che i due fossero adolescenti, ma soprattutto il fatto che fossero cugini.

Ovviamente uno scandalo ai tempi, dovuto in particolare alla parentela e che si amplificò quando la ragazza scoprì di essere incinta. Da quel momento i due giovani vennero separati definitivamente e la famiglia della giovane accettò quel figlio come un incidente di percorso, escludendone il padre. Il bambino dunque nacque mentre il padre, a causa di un incidente stradale, morì.

Cosa accadde al bimbo?

Intanto la madre di Giuseppe si sposò e al piccolo venne dato il cognome del marito con la procedura di adozione. Ma, a conclusione di quel matrimonio, a Giuseppe venne revocato il cognome per sostituirlo con quello materno. Giuseppe ha vissuto per anni dunque senza conoscere la sua vera origine finchè, dai genitori del padre biologico, ha saputo che il ragazzo, prima di morire, aveva confessato loro di essere il padre del bambino nato dalla cugina.

Il ragazzo ha dunque deciso di agire in forma legale e rivolgersi ai giudici per vedersi riconosciuta l'effettiva paternità. Il Tribunale di Lecce gli ha ora dato definitivamente ragione. Grazie ad un prelievo del DNA effettuato al nonno e allo zio, per evitare di riesumare il corpo del padre, si è scoperto che Giuseppe è effettivamente figlio di quel 15enne.

I famigliari del padre, anch'essi chiamati in causa in sede processuale, hanno provato a smontare le teorie di Giuseppe sostenendo che in realtà la madre, ai tempi, ha avuto diverse frequentazioni e che quindi non si può avere nessuna certezza in merito. Peccato però che il DNA dica tutt'altro e che quell'amore proibito abbia dato origine ad un figlio che oggi è pronto a cambiare cognome per l'ennesima volta.

Intanto Giuseppe può finalmente andare a visitare la tomba del suo vero padre e conoscere la verità sulla sua nascita. Giuseppe, a differenza delle famiglie dei suoi genitori, non ha avuto vergogna o timore dei giudizi altrui, ma ha coraggiosamente dimostrato di essere il frutto di un amore osteggiato.