Una vicenda, quella accaduta in una Scuola media di Legnano, in provincia di Milano, che rischia di provocare una nuova ondata di polemiche sulla questione riguardante il problema delladisabilità a scuola. Protagonista involontaria una ragazzina diversamente abile, costretta a rinunciare alla gita organizzata dalla classe (destinazione Austria, Salisburgo e campo di concentramento di Mauthasen) solamente perchè nessuno dei suoi compagni ha accettato di dormire con lei nella stanza.
Ultime news scuola, sabato 16 aprile 2016: giovane disabile costretta a rinunciare alla gita
I genitori della ragazzina sono venuti a conoscenza di messaggi inviati dai compagni su WhatsApp, all'interno dei quali vi erano contenute delle offese gratuite nei confronti della figlia, oltre al fatto che venga tirata in ballo una responsabilità definita 'troppo grande'.
Eppure la giovane è autonoma, sul piano fisico, al punto tale da frequentare persino gli scout.
I genitori hanno parlato del caso agli insegnanti ('che non dovrebbero farsi influenzare'...)ma, a quanto sembra, l'unica risposta arrivata è quella dell'agenzia viaggi che, addirittura, ha chiesto loro di versare l'importo (modesto) della penale per la mancata partecipazione alla gita.
I genitori: 'Compagni di classe ci ripensino, si può sempre sbagliare e rimediare'
Si è deciso così di coinvolgere nella vicenda il provveditorato, si è persino scritto al Ministero dell'Istruzione. L'USR ha risposto confermando la propria intenzione di seguire da vicino il caso, anche tenendo conto del momento particolarmente difficile che sta vivendo l'Istituto (la preside, purtroppo, proprio in questi giorni, è prematuramente scomparsa).
La consigliera del Movimento Cinque Stelle per la Regione Lombardia, Paola Macchi, ha parlato di discriminazione e che occorre intervenire immediatamente in casi come questo. La madre della ragazzina ha invocato l'intervento dello Stato, perchè faccia qualcosa: la donna ritiene, infatti, che i ragazzi possano almeno rendersi conto del loro sbaglio e tornare indietro sui loro passi.
'Devono capire che qui si tratta di umanità, ancor prima che di educazione civica. Non è possibile mandare i ragazzi in gita dopo quello che è successo' insiste la mamma della ragazzina che ribadisce come siamo di fronte ad un episodio pieno di 'disumanità e di enorme ingiustizia' e di ingiustificabile atteggiamento dei compagni di classe. 'Ancora non abbiamo avuto il coraggio di dare la notizia a nostra figlia' ha concluso la mamma.