La vicenda che vi stiamo per raccontare è accaduta a Livorno ed ha per protagonista un ragazzino autistico 14enne di nome Giulio. Come riportato dalla nota testata 'IlFattoQuotidiano.it', mentre tutti i compagni di classe sono andati in gita a Larderello (località famosa per i suoi soffioni boraciferi), Giulio è rimasto a Scuola con il proprio docente di sostegno.

Ultime news scuola, mercoledì 13 aprile: il caso di Giulio, ragazzo autistico

Il caso nasce dal fatto che i genitori di Giulio, affetto da una grave forma di autismo, non erano a conoscenza della gita e, tanto meno, potevano immaginare che il ragazzo fosse stato escluso dalla visita d'istruzione.

Papà e mamma lo hanno saputo solo mezz'ora prima del primo suono della campanella, dall'insegnante di sostegno.

La scuola ha cercato di giustificare quanto accaduto, ritenendo che si tratti di uno 'spiacevole difetto di comunicazione': non la pensa così la rete social che si è già mobilitata, istituendo l'hashtag speciale #iosonoGiulio.

Maggiore attenzione verso ragazzi autistici, insegnante di sostegno: 'Stiamo facendo il massimo'

Dal canto suo, il padre di Giulio ha spiegato che, se avesse saputo prima dell'organizzazione di questa gita, avrebbe cercato di proporre una soluzione per far partecipare anche suo figlio, anche perchè sarebbe già la terza volta che Giulio non va in gita con i suoi compagni di classe.

L'insegnante di sostegno e la preside, dal canto loro, parlano di accordi presi con i genitori, all'inizio dell'anno scolastico, in base ai quali sarebbe stato il consiglio di classe a dover valutare, di volta in volta, l'opportunità o meno della partecipazione di Giulio alle gite. Se per le due precedenti visite d'istruzione si era optato per il NO, è apparso ancora più scontato quello per la gita a Larderello.

'Chiediamo solamente maggiore attenzione verso i ragazzi autistici - è la denuncia del padre di Giulio che non ha intenzione di accusare nessuno - 'Non c'è malafede ma non ci hanno coinvolto'.

L'insegnante di sostegno sta seguendo Giulio da tre anni e quindi conosce bene la situazione: 'Riconosco l'errore di comunicazione e non posso far altro che scusarmi. Si tratta, comunque, di polemiche ingiuste' ha affermato la docente 'tutto il team di insegnanti sta facendo il massimo e abbiamo fatto tutto in buona fede'.