Nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano 'Il Corriere della Sera', la mamma della ragazzina autistica di Legnano che domani, lunedì 18 aprile, resterà a casa in seguito al rifiuto dei compagni di Scuola di dormire in camera con lei, ha espresso tutta la propria amarezza per i contorni che ha assunto la vicenda.

Ultime news scuola, domenica 17 aprile 2016: 'Mia figlia processata e condannata da innocente'

La ragazzina di tredici anni è l'unica della sua classe a non possedere il cellulare: può usarlo solamente a casa sotto l'occhio vigile e attento dei suoi genitori, originari di Vibo Valentia.

La madre, però, è venuta a conoscenza dei messaggi che i compagni di sua figlia si scambiavano su WhatsApp, subito dopo la comunicazione relativa all'organizzazione della gita a Mauthausen. Parole che fanno male come quelle dei compagni maschi che dicono 'meno male che è femmina così non ci tocca' oppure quelle delle compagne che scrivono, senza mezze misure, che hanno paura a dormire con lei e che non ci vogliono stare.

Eppure la ragazzina autistica fa parte degli scout e non sarebbe stata la prima volta che avrebbe dormito da sola, afferma la madre. 'Devo difendermi da sola, lo vede? - è lo sfogo della donna - Me l'hanno processata e condannata da innocente'. Nonostante tutto, non sono stati i messaggi degli altri ragazzi a rattristare la donna, bensì l'atteggiamento degli adulti.

'Devo proteggerla, non la vogliono, punto'

Venne inviata una lettera ai genitori dei compagni della ragazzina, una lettera dove veniva chiesto un incontro, un incontro che, in realtà, non c'è stato visto che nessuno si è degnato di rispondere. Le telefonate di 'solidarietà' sono arrivate ma di nascosto per non 'offendere' il gruppo di WhatsApp.

Il provveditore di Milano, Marco Bussetti, ha già sollecitato l'intervento degli ispettori per verificare il corso dei fatti, annunciando, inoltre, che la quota di partecipazione della gita (140 euro) verrà pagata dalla scuola. La madre della ragazzina deve ancora comunicare alla figlia che domani non andrà in gita e non sa ancora come farlo: 'Devo proteggerla, non la vogliono, punto'.