Manca davvero poco alle elezioni amministrative di Milano, in programma domenica 5 giugno 2016. Ecco gli ultimi Sondaggi politici elettorali che riguardano la città amministrata, attualmente, dal sindaco Pisapia. Gli ultimi sondaggi sono stati condotti dagli istituti Ipr e Tecnè e sembrano confermare un totale equilibrio tra il candidato del centro sinistra e quello del centro destra, una vera e propria battaglia all’ultimo voto tra il candidato del Partito Democratico Giuseppe Sala, manager dell’Expo che ha vinto le primarie PD ottenendo ben il 40% dei voti, e Stefano Parisi, presidente di “Chili Tv” la prima piattaforma telematica italiana di video on demand, nonché ex direttore generale di Confindustria e City Manager al comune di Milano durante l’amministrazione dell’ex sindaco Albertini.

Per il Movimento 5 Stelle invece, dopo il ritiro di Patrizia Bedori, il candidato a sindaco è Gianluca Corrado, ma sembra molto improbabile una sua vittoria al primo turno. Passiamo ad analizzare i dati degli ultimi sondaggi politici elettorali di fine aprile 2016.

I dati degli ultimi sondaggi politici sulle amministrative a Milano 2016

I sondaggi politici elettorali relativi alle elezioni amministrative di Milano, in programma il 5 giugno 2016, ci rivelano un totale equilibrio fra il candidato PD e il candidato del centro destra. Secondo i dati elaborati dall’istituto Ipr, al primo turno, Giuseppe Sala otterrebbe il 38% delle preferenze, mentre il diretto concorrente del centro destra Stefano Parisi arriverebbe al 37%; per l’istituto Tecnè invece il risultato sarebbe di totale parità, ovvero il 38% dei voti per entrambi.

Gianluca Corrado, il candidato del M5S, si fermerebbe invece al 16% delle preferenze. Infine Basilio Rizzo, esponente storico della sinistra milanese e candidato con la lista “Milano in Comune”, si fermerebbe al 5% dei voti. L’ultimo dato da segnalare, però, è il forte astensionismo e la grande incertezza dei i cittadini milanesi e, visto l’equilibrio tra Sala e Parisi che i dati sembrerebbero confermare, non può che profilarsi una battaglia all’ultimo voto.