I presidi di Milano non ci stanno e si rivolgono al Ministero dell'Istruzione, dopo l'increscioso episodio accaduto alcuni giorni fa, presso la Scuola elementare di Viale Romagna, la 'Nolli Arquati', dove la dirigente scolastica, Anna Lamberti, è stata aggredita da un uomo che le ha sferrato un pugno, urlandole di andarsene via dalla scuola.

Ultime news scuola, venerdì 13 maggio 2016: preside presa a pugni a Milano, sconosciuta identità aggressore

Ieri vi abbiamo riferito del fatto che l'identità dell'aggressore risulti ancora sconosciuta: nessuna testimonianza in merito, vista anche l'assenza di telecamere nell'atrio, dove alle 9,30 di giovedì scorso, si è verificata l'aggressione.

I carabinieri stanno indagando per cercare di scoprire chi potesse nutrire tanto odio nei confronti della preside.

Intanto, come vi dicevamo, quaranta presidi della Lombardia hanno deciso di scrivere una lettera al dicastero di Viale Trastevere per denunciare una situazione che si sta aggravando di giorno in giorno, sino al punto di arrivare alla 'barbarie della violenza', ancora più vergognosa se la violenza ha come vittima una donna, come nel caso della preside Lamberti.

Quaranta presidi della Lombardia scrivono al Miur: 'Non si può lavorare in trincea, vittime di violenza'

I dirigenti sottolineano come tale violenza non possa essere tollerato, a maggior ragione all'interno di un contesto educativo come quello di una scuola.

'Non si può lavorare in trincea' viene scritto nella lettera in cui viene denunciato il fatto di essere lasciati soli di fronte a violenze private, sia morali che fisiche. Le responsabilità dei dirigenti, dopo la riforma Buona Scuola, sono aumentate smisuratamente e con loro le difficoltà. Esprimendo tutta la loro solidarietà nei confronti della collega di Milano rimasta vittima di un episodio vergognoso, i dirigenti scolastici lanciano un appello al Ministero dell'Istruzione affinchè l'amministrazione centrale prenda una posizione chiara e netta di fronte alla questione.