Barack Obama è stato ospite d'onore a Milano, in occasione della sua 4 giorni in Italia. Quasi due ore la durata del suo intervento presso la fiera "Seeds and Chips di Milano", durante la quale l'ex presidente americano ha affrontato molteplici temi: dall'ambiente alle nuove tecnologie fino al problema dei migranti. Decisivo senza dubbio il suo intervento sull'ambiente, in difesa del quale Obama è in continuità con la "Green Economy" inaugurata con il suo governo(2009- 2016). Ma il contesto di ieri gli ha offerto anche l'occasione per difendere l'importanza di una corretta alimentazione (quella 'Mediterranea').
Non solo. E' stato anche un modo per promuovere la necessità di perseguire la strada confermata a Parigi contro i cambiamenti climatici.
Intervento di Obama al Global food innovation Summit
Ieri, in occasione della fiera "Seeds and Chips", l'ospite americano ha ribadito la necessità di difendere i traguardi raggiunti con l'accordo di Parigi. In base al quale, i Paesi partecipanti si sono impegnati a contenere le emissioni di CO2 sull'atmosfera. Riconoscendo, insieme a un numero sempre più crescente di scienziati, che la responsabilità dei cambiamenti climatici è imputabile all'uomo. E non, come si è creduto in passato, a fattori indipendenti e casuali. Obama ha osservato che la nuova amministrazione di Trump "sta facendo cose diverse dalla sua, in merito al problema.
Ma del resto questo succede in democrazia", ha anche aggiunto. Secondo il suo parere, il problema dei cambiamenti climatici è tutt'altro che trascurabile e richiede un massiccio intervento. I Paesi più sviluppati, ha detto, dovrebbero dare il buon esempio: Cina, America ed Europa in testa. Mentre quelli in via di sviluppo, comprensibilmente, saranno ancora scettici sul consumo "sostenibile" delle risorse.
La domanda apparentemente "egoistica" aul perché dovrebbero ridurre le emissioni di gas serra (avendo iniziato il rispettivo processo "consumistico" in ritardo rispetto ai Paesi industrializzati) appare giustificata. Ma l'ex presidente della Casa Bianca è stato lapidario: "Non c'è più tempo. Ogni Paese industrializzato è chiamato a un cambiamento radicale nell'ottica della difesa dell'ambiente.
Un cambiamento che si realizzi unilateralmente entro il 2050, affinché non sia troppo tardi per rimediare."
Uso della tecnologia per difendere l'ambiente e ancorare il cambiamento
La riduzione delle emissioni di gas serra nell'atmosfera non basta, ha detto Obama al Summit di ieri. Occorre anche usare fonti energetiche sostenibili, intervenendo sui consumi e sugli sprechi. Responsabili, anch'essi, dei cambiamenti climatici. Un'attenzione particolare, poi, ha riservato alle nuove tecnologie. Che Obama ha riconosciuto essere una risorsa fondamentale per le nuove generazioni e per il futuro stesso del pianeta. "Vanno usate bene, però, e in difesa dell'ambiente", ha detto, "perché un futuro per i nostri figli sia possibile." Un esempio concreto di uso "sostenibile" delle risorse, ha osservato, è "l'adozione di colture che necessitano di poca acqua." Perché, "Si può produrre cibo, senza distruggere il pianeta."