Classe 1951 e con una prolifica carriera ecclesiastica alle spalle, il nuovo arcivescovo di Milano Monsignor Delpini ha fatto ritorno domenica 9 luglio nel suo paesino natale di Jerago con Orago, in provincia di Varese. Una piccola realtà di poco più di 5000 persone, che amano chiamarlo ancora Don Mario. La famiglia numerosa, gli amici, i conoscenti e la comunità tutta lo hanno onorato con un caloroso benvenuto, riempiendo la chiesa in occasione della Messa mattutina delle 10.15.

Un messaggio di fede

Con la sua tradizionale pacatezza e solennità, Monsignor Delpini prende la parola nell'omelia, invitando alla fede nel Signore.

Parla di paura, inquietudine, di "ingabbiamento nel presente", che definisce come il risultato naturale di una vita senza Dio, minacciata dal timore del futuro, misterioso nella sua inscrutabilità. Trattasi della sua prima predica dopo l'annuncio pontificio, con la quale trasmette il messaggio profondo di un'autentica vita cristiana, salda nella speranza e fiduciosa nell'avvenire.

La sua umiltà, un tratto che da sempre lo contraddistingue, lo accompagna durante tutta la celebrazione. Monsignor Delpini ringrazia i media, il sindaco di Jerago, i Carabinieri che hanno presenziato la liturgia. Uno spiegamento di forze a suo dire "prematuro", per lui che si considera "un po' disoccupato". Sarà, infatti, il 24 settembre il giorno ufficiale in cui assumerà a pieno titolo gli oneri di Arcivescovo.

Un periodo di nomine per Papa Francesco, che già nel mese di maggio aveva eletto il nuovo Presidente della Confederazione Episcopale Italiana. Dopo la CEI, è stato, quindi, il turno della Diocesi di Milano, a cui il Santo Padre aveva prestato visita proprio nel mese di marzo.

Un giorno di giubilo nella comunità

L'attaccamento alle origini e il senso di appartenenza alla comunità di Monsignor Delpini non potrebbero essere più lampanti.

Terminata la celebrazione, è il momento di mettersi in marcia per la benedizione dell'affresco della Madonna del Granello, effigie venerata nella chiesa omonima di Branca di Gubbio. A legare Monsignor Delpini a tale località umbra è il vincolo famigliare con un altro Monsignore, Don Fausto Panfili, Vicario Generale della Diocesi di Gubbio, altrettanto festeggiato per i suoi 50 anni di sacerdozio.

Nonostante la pioggia estiva improvvisa, Monsignor Delpini riceve commosso e sorridente i saluti e gli auguri dei jeraghesi esultanti, che primi tra tutti si sono rallegrati per la lieta notizia del nuovo incarico. Si tratta, dopotutto, dell'ascesa importante di un "nostro orgogliosamente parrocchiano", nelle parole di Don Remo Ciapparella, sacerdote di Jerago. La Diocesi di Milano accoglierà presto il suo nuovo Arcivescovo, in tutta la sua semplicità e professionalità.