Doveva essere un normale controllo, di quelli che ciascun addetto delle ferrovie effettua decine di volte al giorno. Ma il capotreno del convoglio che collega Sondrio a Lecco si è ritrovato all'ospedale, mentre gli altri passeggeri sono dovuti scendere dal treno perché la corsa è stata soppressa. Il fattaccio è avvenuto all'altezza di Colico, quando il controllore ha chiesto a una giovane nigeriana di esibire il titolo di viaggio. Questa inizialmente ha ammesso di non possederlo ed è rimasta calma, ma quando l'uomo ha iniziato a compilare il formulario delle contravvenzioni ha dato in escandescenze e lo ha aggredito.

Gli ha tolto di mano il libretto delle multe e lo ha scagliato fuori dal finestrino, dopodiché lo ha morso ad una spalla. Solo l'intervento di altri passeggeri a difesa del capotreno è riuscito a riportare la calma.

Denunciata a piede libero

A quel punto il treno è rimasto in stazione ed è stato richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, che sono intervenute e hanno identificato la donna, una nigeriana di 22 anni richiedente asilo, che è stata denunciata a piede libero per il reato di 'aggressione a pubblico ufficiale'. Disagi anche per gli altri passeggeri, poiché dopo l'episodio la corsa del treno è stata soppressa. L'evasione di un biglietto del valore di meno di sette euro ha provocato danni ben più consistenti.

Controllori a rischio

Il lavoro del controllore espone frequentemente a questo tipo di problemi. Nel maggio scorso un altro capotreno è stato barbaramente pestato nel pavese da un giovane originario del Mali, mentre un anno fa nel periodo tra Febbraio e Aprile tra i dipendenti di Trenord furono registrati addirittura nove episodi di aggressioni in meno di due settimane.

In molti casi si tratta di aggressioni di entità non grave, ma non è sempre è così, come quando una gang di 'latinos' nel 2015 aggredì con un machete un capotreno colpevole di avere chiesto loro il biglietto.

Non è migliore la situazione di sicurezza degli autisti dei pullman del trasporto pubblico locale. A Roma i sindacati di categoria hanno più volte denunciato la situazione di insicurezza in cui sono costretti ad operare gli operatori del tpl, specialmente durante i turni di notte.

A maggio scorso una banda di ragazzini a Roma ha aggredito un autista e devastato l'autobus, in zona San Basilio, mentre un mese prima sempre nella capitale un altro gruppo di minori ubriachi in zona Eur ha aggredito e minacciato il conducente dell'autobus 709.