Il documentario film, di Emilio Neri Tremolada con gli ortisti del Giardino San Faustino, racconta la fioritura del quartiere Ortica e sarà presentato e proiettato domenica 22 maggio al teatro Cinema Martinitt di Milano, alle ore 11:00.

Il quartiere Ortica, celebrato da Jannacci con l’iconica canzone “Faceva il palo nella banda dell’Ortica, è simbolo della milanesità più autentica. Dall’agricoltura, all’industrializzazione, la zona ha conosciuto, dopo il boom economico del dopoguerra, un lungo periodo di abbandono e degrado, passando dai colori di orti, fiori e frutteti al grigiore dei resti di una metropoli in costante espansione.

Orti d'ortica: il docufilm sulla rinascita della bellezza di un quartiere

Oggi però, dopo che il Comune di Milano ha affidato il terreno di Ortica ad alcune associazioni, la zona è rinata e rifiorita, grazie alla tenacia e amore di circa trenta orto-giardinieri. I suoni e i colori della natura così rinascono e la biodiversità prende il sopravvento sul grigio della metropoli, creando un piccolo angolo di flora e fauna all’interno del quartiere.

Il docufilm di Emilio Neri Tremolada, che sarà presentato per la prima volta al pubblico domenica 22 maggio al Cinema Teatro Martinitt, racconta degli orti del Giardino San Faustino, situati oltre la ferrovia, e di come siano riusciti a far nascere bellezza dal degrado.

E’ un racconto dell’impegno, che ha portato ad una bellezza fatta di erbe, coltivazioni orticole, siepi e piccoli animali, che vivono in armonia negli orti.

Le immagini, i suoni, di umani e animali, e le parole dipingono la storia di chi, con amore, ha speso il proprio tempo e le proprie energie in questa missione, promuovendo la biodiversità, attraverso la convivenza tra natura ed essere umano.

Proprio per questo, la colonna sonora, che accompagna il racconto, è stata trovata in maniera rapida e spontanea: lo sferragliare dei treni in passaggio, il cinguettio degli uccelli, il brusìo degli insetti consegna ai passanti un concerto di vitalità e autenticità tipica di questo luogo, Ortica.

Protagonisti del film gli ortisti, i giardinieri stessi, e, soprattutto, il loro lavoro per far nuovamente respirare la vita a questo luogo, a prima vista poco ordinato, se messo a confronto con l’artificialità e la simmetria tipica dell’antropocentrismo.

Nel giardino oasi di San Faustino la città resta lontana, ma pur sempre vicina, con i suoi rumori e le sue continue trasformazioni.

In questo giardino oggi si possono ammirare fagiani, ricci, conigli e anche una volpe, che hanno eletto a dimora questo luogo rinato, tra la danza di libellule, meravigliose farfalle colorate e tante api.

Gli orti/giardino sono luoghi reali, con uno spiccato senso di etica ambientale, che creano un connubio tra il passato ed il presente della metropoli.