L'aria a Milano e in Pianura Padana ha raggiunto livelli di inquinamento estremamente preoccupanti, al punto da guadagnare uno spiacevole record mondiale.

Secondo i dati forniti dal sito svizzero IQAir, utilizzando l'Air Quality Index (AQI) americano come indicatore, la qualità dell'aria a Milano è stata classificata come la quarta peggiore al mondo durante la giornata di domenica 18 febbraio, con un indice di 193. Questa cifra allarmante colloca la città lombarda dietro solamente a Dacca in Bangladesh, Lahore in Pakistan e Delhi in India.

Inquinamento a Milano: le cause principali

Il principale responsabile di questa crisi ambientale è l'aumento esponenziale delle concentrazioni di PM2.5, particelle sottili che possono penetrare profondamente nei polmoni e causare gravi problemi respiratori. Attualmente, la concentrazione di PM2.5 a Milano è 29.7 volte il valore guida annuale stabilito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questo fenomeno è particolarmente allarmante poiché supera notevolmente le linee guida internazionali per la qualità dell'aria.

Quattro principali fattori contribuiscono a questa emergenza ambientale. Innanzitutto, la geografia sfavorevole della Pianura Padana crea un Ambiente che favorisce la ritenzione dell'inquinamento atmosferico.

In secondo luogo, un'area ad alta pressione persistente ha causato il ristagno dell'aria più fredda, peggiorando ulteriormente la situazione. La densità di popolazione, abitazioni e veicoli nella regione contribuisce significativamente all'emissione di inquinanti atmosferici. Inoltre, la presenza di allevamenti intensivi e coltivazioni agricole aggiunge ulteriori elementi nocivi all'aria della regione.

Il 54% delle particelle PM2.5 è attribuibile al riscaldamento delle case e agli allevamenti, mentre solo il 15% è causato dai trasporti. Questa distribuzione sottolinea la necessità di affrontare diversi settori per mitigare la crisi dell'aria inquinata. Le autorità locali stanno consigliando misure drastiche per proteggere la salute pubblica, tra cui evitare l'esercizio all'aperto, chiudere le finestre per impedire l'ingresso dell'aria inquinata, indossare mascherine all'aperto e procurarsi purificatori d'aria.

Qualche dato

Secondo l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Lombardia (Arpa Lombardia), i dati aggiornati a sabato 17 mostrano che la media giornaliera di PM2.5 è stata di 76 μg/m³, superando di gran lunga i limiti stabiliti dall'OMS. Il PM10 è stato di 100 μg/m³ rispetto al limite di 50, mentre il biossido di azoto e l'ozono rimangono al di sotto delle soglie di allarme con valori di 88 μg/m³ e 71 μg/m³ rispettivamente.