Donald Trump è tornato a esprimersi in queste ore sulle sanzioni contro la Russia. In un messaggio su Truth Social, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che, se non verrà raggiunto un accordo per porre fine alla Guerra in Ucraina, non avrà altra scelta se non quella di imporre nuove tasse, dazi e sanzioni su tutte le merci russe destinate agli Stati Uniti.
Trump: 'Se non ci sarà un accordo a breve, non avrò altra scelta se non imporre nuovi dazi'
"Non cerco di fare male alla Russia", ha scritto Trump, "mi piace il popolo russo e ho sempre avuto una relazione molto buona con il presidente Putin".
Tuttavia, l'inquilino della Casa Bianca ha ribadito che, se la situazione non dovesse cambiare rapidamente, gli Stati Uniti potrebbero adottare misure economiche sempre più severe: "Se non ci sarà un accordo a breve, non avrò altra scelta se non imporre nuove tasse, dazi e sanzioni su tutto quello che viene venduto dalla Russia negli Stati Uniti". Trump ha sottolineato che la guerra non sarebbe mai iniziata se fosse stato lui il presidente, e ha esortato il presidente russo a "patteggiare ora e mettere fine a questa ridicola guerra", aggiungendo che "non dovrebbero essere perse altre vite". Secondo Trump, un accordo potrebbe essere raggiunto facilmente o con difficoltà, ma è fondamentale agire tempestivamente.
Il tema delle sanzioni non è una novità nell'ambito della politica estera di Trump. Già nei giorni scorsi, il presidente aveva espresso la sua opinione sulla necessità di adottare nuove sanzioni contro la Russia se il presidente Vladimir Putin non avesse mostrato segnali di disponibilità al dialogo.
Rubio: la fine della guerra deve essere 'sostenibile'
A fare eco alla posizione di Trump, il nuovo segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha dichiarato che l'obiettivo dell'amministrazione Biden e di Washington in generale è quello di porre fine al conflitto in Ucraina in modo "sostenibile". Rubio ha spiegato che gli Stati Uniti sono impegnati a fare tutto il possibile per far finire la guerra, ma con l'intenzione che non si ripeta tra pochi anni.
"Vogliamo che il conflitto finisca in modo sostenibile", ha affermato il capo della diplomazia americana, "il che significa che non vogliamo semplicemente che il conflitto finisca per poi riprendere tra due, tre o quattro anni. Vogliamo portare stabilità".
Rubio ha anche sottolineato che, nonostante le difficoltà, è l'Ucraina a pagare il prezzo più alto della guerra: "Per le sue infrastrutture energetiche, per le persone e le vite perse, per milioni di ucraini che sono stati costretti a lasciare il proprio Paese e vivere all'estero".
Nel suo intervento, Rubio ha anche preso le difese di Trump, sottolineando che l'America dovrebbe essere "molto felice", in quanto Trump è un uomo che desidera "promuovere la pace nel mondo e porre fine a questi conflitti".