A pochi giorni dall'approvazione diuna legge indiana che prevede pene più severe per i reati sessuali, la Ford viene travolta dallo scandalo per una pubblicità sessista e offensiva, proveniente proprio da un'agenzia indiana.

L'agenzia JWT India, una delleunità della più grande WPP, ha caricato il manifesto della pubblicità in unsito aziendale, scatenando le giuste proteste da parte del pubblico,specialmente femminile, che si è sentito offeso dalla raffigurazione sessistadella donna. L'immagine parla da sé: tre donne stipate nel bagagliaio di una FordFigo (sic), in abiti molto provocanti, sono legate e imbavagliate con allusionial sadomasochismo, una è addirittura in lacrime.

Il tutto con un Berlusconisorridente che si affaccia dal sedile passeggero mimando la V di vittoria, mentrelo slogan recita: "Lasciati le preoccupazioni alle spalle". Una delle donne sarebbe una poliziotta.

Al di là delle scuse della Ford (che rassicura: "nonci saremmo mai permessi di usare questa immagine, non è professionale!") e al dilà del riferimento alla fama tanto meritata quanto millantata dell'expresidente Silvio Berlusconi, quello che fa inorridire è che dietro le quintedel mercato, anche in luoghi di disperazione per le donne come l'India, ilcorpo femminile sia un cencio da usare senza alcuna considerazione di cosavoglia significare offrire l'idea che va bene così, che è normale offendere unadonna, rappresentarla come oggetto pronto da rompere, come frutto pronto dasbucciare, ridendo delle sue lacrime.

Le cittadine di serie B legate e imbavagliatenel bagagliaio, coi seni che debordano dai costumini da demente che ildisegnatore ha voluto, bontà sua, metter loro addosso, non sono state disegnateda un ragazzino scemo. O meglio, sono state disegnate da un ragazzino scemo chepoi le ha proposte a Ford, non al suo compagno di banco ripetente.

E se coprireil centimetro di pelle in più fa sfuggire per un soffio dalla pornografia,siamo di nuovo di fronte alla prova che la parità è bella lontana. E non parliamodi uguaglianza, attenzione, nessuno e nessuna è uguale ad un altro o un'altra, parliamodi parità, di valere tanto quanto un'altra persona. Siamo lontanissimi… e ancoradi più lontanissime.