Elaborato il testo base della riforma del Codice della Strada che entro 12 mesi dovrà confluire nelle norme di uno o più decreti legislativi.
L'obiettivo in linea generale delle novità è una maggiore tutela della sicurezza, più efficienza organizzativa, procedure più semplici e sanzioni razionalizzate, proporzionali ed efficaci.
Il ddl ha già acceso una polemica, perchè prevede che in caso di infrazione in "casi specifici e tassativi", è prevista una multa gravosa per evitare la decurtazione dei punti, la critica mossa è che dà la possibilità a chi ha maggiori disponibilità economiche di cavarsela.
Oggi, in caso di verbale senza contestazione si pagano 248 euro per non perdere la patente e i bonus.
Tra le novità anche un potenziamento della rete informatica a supporto dei controlli sulla circolazione. In più anche la creazione di una banca dati unificata che permetterà l'incrocio dei dati con l'archivio delle violazioni degli automobilisti, di modo che sarà possibile l'individuazione più rapida di soggetti "recidivi" e più pericolosi.
Il nuovo Codice della Strada darà maggiori tutele e un ruolo centrale a ciclisti e pedoni; è in discussione la riduzione del limite di velocità delle auto nelle strade urbane a 30 km/h, in più il codice nuovo vorrebbe spronare anche gli automobilisti a usare di più la bicicletta e i mezzi pubblici, per combattere i furti poi si è pensato ad un numero identificativo del telaio.
Altra novità in caso di reiterazione e comportamento pericoloso (guida sotto effetto di alcol o stupefacenti) si introduce la revoca della patente e il divieto di guida a vita in caso di omicidio colposo.
Nel testo base per adesso manca il reato di omicidio stradale, la questione però è stata considerata in una discussione generale e valutata la fattibilità o meno di inserire il reato, l'idea prevalente propenderebbe per un disegno di legge ad hoc, perché trattasi di fattispecie di reato del codice penale.
Rimane opinione comune che l'omicidio stradale è una questione altamente delicata per le implicazioni emotive e affrontarla in Parlamento in tempi rapidi rimane una priorità.
Anche la modalità di ricorso alle multe subirà dei cambiamenti si vogliono uniformare i termini per il ricorso contro le multe tra giudice di pace e prefetto, individuando eventualmente ambiti di competenza diversi e di mettere in atto uno snellimento dell'intera procedura.
Si vuol procedere anche alla revisione della modalità di acquisizione della patente per quanto concerne la formazione, il consiglio dalle Autoscuole sarebbe di rifarsi al modello delle patenti professionali, e revisionare la pratica nella guida, che tutt'oggi prevede solo sei ore di guida obbligatorie e non sempre verificabili.